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Si può credere in una Foggia diversa

Dobbiamo diventare portavoce attivi dei bisogni del territorio. Ce lo impongono il momento e le emergenze di una città ferita come Foggia. Di fronte agli attentati, agli atti intimidatori, di fronte alla criminalità organizzata dobbiamo riscoprire un ruolo di responsabilità. Significa che il nostro dovere è quello di garantire una piena tenuta della comunità. Questo passa attraverso il rafforzamento di un'azione precisa: promuovere e rafforzare l’impegno di collaborazione tra tutti. Perché dobbiamo 'sporcarci le mani' intercettando i bisogni e le necessità della gente di Foggia e perché non dobbiamo avere paura di 'mettere la faccia' di fronte alle richieste di aiuto, intervenendo di conseguenza.

Affianco all'azione delle forze dell’ordine, ognuno di noi deve sentire come doveroso impegnarsi per fronteggiare il disagio diffuso della città, con azioni precise ed ispirate da un comune sentire cristiano. Abbiamo ufficializzato, ad inizio anno, la richiesta per la costituzione di una task force interdisciplinare sull'emergenza criminalità, naturale prosieguo della nostra iniziativa unitaria #FoggiaTerradiLegalità, cui ha fatto seguito la lodevole e riuscitissima manifestazione 'Foggia libera Foggia'.

Non basta, ci sono altre urgenze. Penso alla necessità che sia presto costituita una ‘Rete sulle Povertà’, inspirandoci alle riflessioni del Vescovo Mons. Vincenzo Pelvi, perché le povertà di Foggia sono molteplici: c'è chi è senza lavoro, chi vive nell’emarginazione sociale, chi è in precarie condizioni di salute e chi non ha un reddito sufficiente per pagarsi un tetto o un pasto per tutto il mese. C'è bisogno di un intervento culturale contro un modello che vede imperante la dispersione scolastica, la devianza e l’agire omertoso e delinquenziale.

Ecco, dobbiamo unire l'impegno sociale alla tutela del lavoro, ma è un impegno che deve essere di tutti, perché dobbiamo sforzarci di individuare i progetti che favoriscano il lavoro, per togliere manovalanza giovanile alla mafia e dobbiamo essere al fianco di chi opera aiutando chi ha bisogno, come le parrocchie che aiutano i poveri, la Caritas che offre un tetto per la notte a chi non ce l’ha, i volontari che assistono gli ‘ultimi’. L'emergenza criminalità a Foggia ha bisogno di un intervento congiunto, ha bisogno di un tempo delle alleanze che veda coinvolti in un percorso unitario Chiesa, istituzioni, associazioni, scuole, università, imprese, terzo settore, giovani, anziani e famiglie. È con l'amore verso la propria terra, unito ad interventi per creare occupazione e alla solidarietà cristiana, che si batte la mafia.

 

Carla Costantino, Segretario Generale Cisl Foggia

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