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Sanremo visto dai bookmakers

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Oggi l’Italia si ferma. A Sanremo si aprirà il sipario sulla nuova edizione del Festival di Sanremo e a condurlo sarà Claudio Baglioni. Il cantante, rispetto ai presentatori di professione che lo hanno preceduto sul palco dell’Ariston, sembra poter vantare un maggior distacco dagli ascolti e dallo share. E questo potrebbe essere un bene per la qualità. Ma visto che la Rai vive su Sanremo, le pianificazioni pubblicitarie dipendono dai risultati della kermesse, tutto ciò potrebbe essere un male.

Per questa ragione sarà molto importante capire quale sarà il punto di caduta della rassegna canora e, soprattutto, quale cifra stilistica seguirà il conduttore cantate. Al netto di questo crocevia di fattori, la sensazione, legata a quanto emerso sino ad oggi, è che assisteremo ad un Festival cantato e non urlato. Dove lo spettacolo sarà in linea con il nazionalpopolare. Sempre che le canzoni siano di livello e non dei facili pretesti.

In soccorso, come accade ogni anno, arrivano i bookmakers inglesi. Con il pretesto delle scommesse i quotatori di sogni provano ad anticipare la gara, confezionando un proprio festival, con vincitori e vinti. Il duo Ermal Meta-Fabrizio Moro con “Non mi avete fatto niente”, quindi Ron con “Almeno Pensami”, brano inedito di Lucio Dalla e venuto fuori in questa occasione, e poi Mario Biondi con “Rivederti”. Ecco, sarebbe questo il podio del Sanremo che sta per arrivare nelle case degli italiani secondo i bookmaker britannici di Stanleybet, pubblicati da un noto settimanale (Novella2000). Ermal Meta e Fabrizio Moro con la loro canzone sul tema terrorismo sono bancati a 3, Ron è dato vincitore a 5 e il “crooner” Biondi addirittura a 8. Questo trittico di canzoni lascia molto indietro gli altri, con la sola Noemi a tenere botta: “Non smettere mai di cercarmi”, una classica canzone d’amore in stile sanremese, è data a 10 per la vittoria finale. Con la stessa quota si piazza Max Gazzè, con il suo pezzo epico e sinfonico “La leggenda di Cristalda e Pizzomunno”.

Invece a 12 sono dati i The Kolors col rock giovane e sentimentale di “Frida (Mai, Mai, Mai)”. Bancata a 13 troviamo Annalisa con “Il mondo prima di te”, che richiama alcune melodie alla Gino Paoli, mentre poco dietro gli ex-Pooh Roby Facchinetti / Riccardo Fogli (“Il segreto del tempo”), autobiografici nel segno dell’amicizia. Le Vibrazioni (“Così Sbagliato”), con un’altra ventata rock che non guasta mai, e Ornella Vanoni con Bungaro e Pacifico (“Imparare ad amarsi”), elegante e costruita attorno alla voce della celebre cantante milanese, tutti offerti a 15. 

Ancora più indietro, offerti vincitori a 17 sono Nina Zilli (“Senza Appartenere”), sempre precisa e professionale; il duo Enzo Avitabile/Peppe Servillo (“Il Coraggio di Ogni Giorno”), solenni nella loro interpretazione teatrale, ed Elio e Le Storie Tese con il loro canto del cigno dal titolo “Arrivedorci”. Paga invece 20 volte la posta il trionfo di Renzo Rubino e della sua “Custodire”, composta insieme a Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, o quello di Giovanni Caccamo con “Eterno”, molto classico nonostante la giovane età del cantautore siciliano.

C'è molta attesa per i Decibel, invece, lo storico gruppo di Enrico Ruggeri che proprio in occasione di questo Sanremo si riunisce con i vecchi compagni Silvio Capeccia e Fulvio Muzio. La loro “Lettera dal Duca”, omaggio al grande David Bowie, è bancata a 22 ma potrebbe essere la sorpresa di questa edizione. Chiudono la classifica Red Canzian (“Ognuno ha il suo racconto”), dal ritmo sostenuto e convinto; Luca Barbarossa (“Passame er sale”), in classico stile romanesco, già amato dalla critica e dagli addetti ai lavori per il testo. La coppia Diodato / Roy Paci (“Adesso”), con un accompagnamento di fiati assolutamente caratteristico, e infine Lo Stato Sociale (“Una vita in vacanza”), che dà al Festival una botta di adrenalina e giocosità, tutti quotati vincitori a 25. E’ solo un gioco ma a volte sfiora la verità…. Che a Sanremo è sempre un alito nel vento….

Macario Tinti: