In occasione della Giornata Mondiale del risparmio, è bene ricordare come una tradizione del popolo italiano, soprattutto delle famiglie, quella di privilegiare il risparmio. Negli ultimi anni, però, il fenomeno ha subito parecchi contraccolpi. Il risparmio è diminuito fortemente perché, complice la crisi economica, le famiglie italiane più o meno risparmiano attorno all'8%. Tutto ciò non è, però, solo colpa della crisi, che in Italia ha avuto una ricaduta molto forte, facendo diminuire il potere d'acquisto delle famiglie, gravate nel mantenimento di quei figli e nipoti che non lavorano. Ci sono anche stati comportamenti completamente sbagliati da parte delle istituzioni, siano esse d'azienda – come le banche – tanto quanto quelle preposte al controllo, che non sempre hanno adempiuto al loro dovere.
Negli ultimi anni il risparmio è stato tradito, perché molti cittadini hanno visto bruciare i loro risparmi per il fallimento delle banche. In due banche venete e in altre realtà, gli investimenti in azioni bancarie, che sono definite “azioni liquide”, hanno visto dissolversi centinaia di milioni di euro di risparmio che le famiglie avevano affidato a questo sistema bancario. Il fatto è che le istituzioni che avrebbero dovuto occuparsi del controllo – vedi Banca d'Italia e Consob, tra le altre – non hanno opportunamente verificato e controllato il sistema bancario né quelle aziende in “stato pre-comatoso” – come Parmalat e Cirio – che avevano emesso delle obbligazioni pur essendo sulla via del fallimento.
Tutto questo ha creato una miscela che ha prosciugato o, comunque, assestato un duro colpo al risparmio delle famiglie. Ci ritroviamo, così, con Italiani che si vedono bruciare i loro risparmi senza poterne neanche usufruire.