Lโidea nacque giร verso la fine degli anni โ40, quando Norman Joseph Woodland e Bernard Silver, che allโepoca frequentavano la facoltร di ingegneria a Drexel, pensarono di utilizzare il codice Morse, girato verticalmente ed in una forma tale da sviluppare delle barre verticali piรน o meno larghe, per cercare di velocizzare le operazioni di cassa di unโazienda nel settore alimentare.
La tecnologia, perรฒ, era molto dispendiosa, poichรฉ per la lettura bisognava utilizzare delle lampade molto costose, difficilmente reperibili, e dei โfotomoltiplicatoriโ ingombranti e molto rumorosi.
Laser e Universal Product Code
Poi, negli anni โ60 lโutilizzo della tecnologia laser consentรฌ di costruire lettori a minor costo e con una capacitร di sviluppo molto piรน rapida. Verso la metร degli anni โ70, presso IBM, dopo di una fase di studio con il nome di โUPCโ (Universal Product Code), i โcodici a barreโ lineari vennero adottati come standard con il nome di โGS1โ.
Lo stesso anno, il primo prodotto ad essere scannerizzato fu un pacchetto di gomme americane che ancora oggi si trova nello Smithsonianโs National Museum of American History.
โImmaginiamo per un momento un mondo senza codici a barre GS1!โ, disse Woodland, โQuanto sarebbero lunghe le code alle casse dei supermercati? Quanto sarebbe frustrante per i consumatori? Basta pensare a cosa succederebbe se per un solo giorno, al supermercato, gli scanner alle casse non funzionassero e gli addetti dovessero digitare a mano i numeri presenti sui barcode di ogni prodotto della spesa dei clientiโ.
Qr Code
Lo standard GS1 diventรฒ il metodo universale di comunicazione del business fino ad un paio di anni fa. Ora, nelle confezioni alimentari, negli oggetti di uso comune, nelle documentazione amministrativa, nei biglietti aerei, nella documentazione sanitaria, nelle parti di ricambio, ovunqueโฆ possiamo notare il nuovo standard di comunicazione del business dellโera digitale: il โQr Codeโ.
Ideato dallโingegnere giapponese Masahiro Hara negli anni โ90, il Qr Code รจ un piccolo quadrato bianco e nero che contiene informazioni e dati capaci di โcollegareโ il mondo fisico con quello virtuale.
Il giapponese ebbe lโidea di creare un โcodice a barre bidimensionaleโ che fosse molto piรน veloce in fase di lettura, che potesse generare informazioni, se letto sia in orizzontale che in verticale, e che aumentasse da 20 a 7000 il numero di caratteri alfanumerici disponibili.
Il suo punto di forza รจ quello di contenere uno โstrumento di correzione dellโerroreโ, in caso di problemi di lettura: quattro quadrati agli angoli della matrice ne definiscono lโorientamento e lโangolazione del codice, assicurando che lo stesso non venga mai letto in modo errato.
Nella quotidianitร
Il Qr Code, ormai, รจ diventato parte integrante della nostra quotidianitร : milioni e milioni di persone ne fanno uso, quasi anche senza accorgersene. Oggi, addirittura, nei nostri smartphone non occorre piรน installare lโapplicazione dedicata per scansionarlo, poichรฉ รจ divenuto cosรฌ prepotentemente uno standard da integrare che tutte le funzionalitร sono giร integrate nel software della fotocamera interna!
Da un oggetto fisico, attraverso una semplice inquadratura video, siamo collegati con il mondo on-line, veniamo reindirizzati in una pagina Web, visualizziamo unโimmagine o un video, leggiamo informazioni testuali e ci presentiamo โdiversamenteโ con i nostri biglietti da visitaโฆ Il tutto gratuitamente!
Quick Response Code
Il suo nome deriva dal termine inglese โQuick Response Codeโ, che significa โCodice a risposta rapidaโ, utilizzato per enfatizzare la velocitร di reperimento delle informazioni contenute, che consentono allโutilizzatore di scegliere, addirittura, quali e quante informazioni leggere.
Dalla nascita ad oggi, il codice Qr si รจ evoluto e trasformato. LโiQr code puรฒ contenere lโ80% di dati in piรน rispetto ai classici Qr code, puรฒ assumere qualsiasi forma e puรฒ essere rimpicciolito fino al 30%.
Il Micro Qr code contiene meno dati e contiene meno dati, poichรฉ realizzato in forma molto ridotta. Il Frame Qr code, nato da poco, consente di inserire delle piccole immagini o loghi nella parte interna del codice per poter essere personalizzato.
Qr code dinamico
Il LโQr code dinamico, ultimo arrivato della famiglia, consente di cambiare le informazioni associate alla sua matrice, senza modificarla graficamente! Masahiro Hara, che nel 2012 ha ricevuto il Good Design Award dal Japan Institute of Design Promotion dichiarando: โSpero che molte persone li usino, sono sicuro che troveranno un modo utile per farloโ, ora sta studiando nuovi codici โche possano stimolare le personeโ, accennando allโutilizzo dei colori per aumentare esponenzialmente la quantitร di dati leggibili!
Chissร se un giorno scansioneremo un codice in libreria per poi trovarci a leggere un libro a casaโฆ!