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lunedรฌ 13 Gennaio 2025

Tutto quello che non sai sul QR Code

Il suo nome deriva dall'inglese "Quick Response Code" - Codice a risposta rapida - e serve per velocizzare la fruizione delle informazioni contenute

Lโ€™idea nacque giร  verso la fine degli anni โ€™40, quando Norman Joseph Woodland e Bernard Silver, che allโ€™epoca frequentavano la facoltร  di ingegneria a Drexel, pensarono di utilizzare il codice Morse, girato verticalmente ed in una forma tale da sviluppare delle barre verticali piรน o meno larghe, per cercare di velocizzare le operazioni di cassa di unโ€™azienda nel settore alimentare.

La tecnologia, perรฒ, era molto dispendiosa, poichรฉ per la lettura bisognava utilizzare delle lampade molto costose, difficilmente reperibili, e dei โ€œfotomoltiplicatoriโ€ ingombranti e molto rumorosi.

Laser e Universal Product Code

Poi, negli anni โ€™60 lโ€™utilizzo della tecnologia laser consentรฌ di costruire lettori a minor costo e con una capacitร  di sviluppo molto piรน rapida. Verso la metร  degli anni โ€™70, presso IBM, dopo di una fase di studio con il nome di โ€œUPCโ€ (Universal Product Code), i โ€œcodici a barreโ€ lineari vennero adottati come standard con il nome di โ€œGS1โ€.

Lo stesso anno, il primo prodotto ad essere scannerizzato fu un pacchetto di gomme americane che ancora oggi si trova nello Smithsonianโ€™s National Museum of American History.

โ€œImmaginiamo per un momento un mondo senza codici a barre GS1!โ€, disse Woodland, โ€œQuanto sarebbero lunghe le code alle casse dei supermercati? Quanto sarebbe frustrante per i consumatori? Basta pensare a cosa succederebbe se per un solo giorno, al supermercato, gli scanner alle casse non funzionassero e gli addetti dovessero digitare a mano i numeri presenti sui barcode di ogni prodotto della spesa dei clientiโ€.

Qr Code

Lo standard GS1 diventรฒ il metodo universale di comunicazione del business fino ad un paio di anni fa. Ora, nelle confezioni alimentari, negli oggetti di uso comune, nelle documentazione amministrativa, nei biglietti aerei, nella documentazione sanitaria, nelle parti di ricambio, ovunqueโ€ฆ possiamo notare il nuovo standard di comunicazione del business dellโ€™era digitale: il โ€œQr Codeโ€œ.

Ideato dallโ€™ingegnere giapponese Masahiro Hara negli anni โ€™90, il Qr Code รจ un piccolo quadrato bianco e nero che contiene informazioni e dati capaci di โ€œcollegareโ€ il mondo fisico con quello virtuale.

Il giapponese ebbe lโ€™idea di creare un โ€œcodice a barre bidimensionaleโ€ che fosse molto piรน veloce in fase di lettura, che potesse generare informazioni, se letto sia in orizzontale che in verticale, e che aumentasse da 20 a 7000 il numero di caratteri alfanumerici disponibili.

Il suo punto di forza รจ quello di contenere uno โ€œstrumento di correzione dellโ€™erroreโ€, in caso di problemi di lettura: quattro quadrati agli angoli della matrice ne definiscono lโ€™orientamento e lโ€™angolazione del codice, assicurando che lo stesso non venga mai letto in modo errato.

Nella quotidianitร 

Il Qr Code, ormai, รจ diventato parte integrante della nostra quotidianitร : milioni e milioni di persone ne fanno uso, quasi anche senza accorgersene. Oggi, addirittura, nei nostri smartphone non occorre piรน installare lโ€™applicazione dedicata per scansionarlo, poichรฉ รจ divenuto cosรฌ prepotentemente uno standard da integrare che tutte le funzionalitร  sono giร  integrate nel software della fotocamera interna!

Da un oggetto fisico, attraverso una semplice inquadratura video, siamo collegati con il mondo on-line, veniamo reindirizzati in una pagina Web, visualizziamo unโ€™immagine o un video, leggiamo informazioni testuali e ci presentiamo โ€œdiversamenteโ€ con i nostri biglietti da visitaโ€ฆ Il tutto gratuitamente!

Quick Response Code

Il suo nome deriva dal termine inglese โ€œQuick Response Codeโ€, che significa โ€œCodice a risposta rapidaโ€, utilizzato per enfatizzare la velocitร  di reperimento delle informazioni contenute, che consentono allโ€™utilizzatore di scegliere, addirittura, quali e quante informazioni leggere.

Dalla nascita ad oggi, il codice Qr si รจ evoluto e trasformato. Lโ€™iQr code puรฒ contenere lโ€™80% di dati in piรน rispetto ai classici Qr code, puรฒ assumere qualsiasi forma e puรฒ essere rimpicciolito fino al 30%.

Il Micro Qr code contiene meno dati e contiene meno dati, poichรฉ realizzato in forma molto ridotta. Il Frame Qr code, nato da poco, consente di inserire delle piccole immagini o loghi nella parte interna del codice per poter essere personalizzato.

Qr code dinamico

Il Lโ€™Qr code dinamico, ultimo arrivato della famiglia, consente di cambiare le informazioni associate alla sua matrice, senza modificarla graficamente! Masahiro Hara, che nel 2012 ha ricevuto il Good Design Award dal Japan Institute of Design Promotion dichiarando: โ€œSpero che molte persone li usino, sono sicuro che troveranno un modo utile per farloโ€, ora sta studiando nuovi codici โ€œche possano stimolare le personeโ€, accennando allโ€™utilizzo dei colori per aumentare esponenzialmente la quantitร  di dati leggibili!

Chissร  se un giorno scansioneremo un codice in libreria per poi trovarci a leggere un libro a casaโ€ฆ!

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