Sul volo di ritorno dal Canada papa Francesco ha ribadito la possibilità delle dimissioni nell’ottica del pontificato come servizio. “La porta è aperta”, ha detto il papa ai giornalisti. Le dimissioni sono “una opzione normale“. Ma “fino ad oggi non ho bussato a questa porta. Non ho detto andrà in questa stanza, non ho sentito di pensare a questa possibilità. Ma questo non vuol dire che dopodomani non cominci a pensare, no? Ma in questo momento sinceramente no. Anche questo viaggio è stato un po’ il test. E’ vero che non si possono fare viaggi in questo stato. Si deve forse cambiare un po’ lo stile. Diminuire. Pagare i debiti dei viaggi che ancora si devono fare, risistemare. Ma sarà il Signore a dirlo. La porta è aperta, questo è vero“.
da superiore provinciale dei gesuiti argentini (1973-1979). Nel libro “Noi come cittadini, noi come popolo” ne fa una sola citazione esplicita. Ma l’influsso si vede lungo tutto lo scritto. E soprattutto nella sua prassi pastorale posteriore come vescovo. Egli, infatti, aveva fatto suo il binomio-chiave “comunione e partecipazione“. Cioè il filo conduttore della Conferenza di Puebla nelle sue opzioni per una nuova evangelizzazione. Jorge Mario Bergoglio era invece vescovo da pochi mesi quando partecipò alla conferenza di Santo Domingo. Qualche anno dopo, il 30 settembre 2009, ne parò, già da cardinale, in un convegno organizzato dall’ Università gesuita del Salvador a Buenos Aires. E fece un riferimento al documento della Conferenza di Santo Domingo. Nel punto in cui esso afferma che “la povertà estrema e le strutture economiche ingiuste causano grandi disuguaglianze“. E sono “violazioni dei diritti umani”.
Ma fu soprattutto ad Aparecida che la sua partecipazione e il suo ruolo spiccarono in maniera rilevante. Fu relatore dell’Assemblea anche estensore del suo documento. Successivamente, poco prima di essere eletto papa, scrisse la Lettera all’Arcidiocesi
di Buenos Aires per l’Anno della Fede. Intitolata “Varcare la soglia della fede” (2012), E affermò che varcare la soglia della fede significa tra l’altro “vivere nello spirito del Concilio e di Aparecida“.