Stare al fianco di un anziano è, allo stesso tempo, un onore e un onere. Essi, grazie al loro bagaglio di esperienza e di vita vissuta, rappresentano una guida è una fonte di insegnamento per tutti noi ma, allo stesso tempo, con l’aumentare delle fragilità legate all’età, dobbiamo farci carico dei loro bisogni di assistenza quotidiana le quali, molto spesso, vengono esercitate dagli assistenti domiciliari le quali, conosciute anche con il termine “badanti”, svolgono un compito silenzioso ed eroico, permettendo a coloro che sono più in là negli anni, di continuare a vivere nella propria casa e tra i propri affetti, preservandone la dignità e il diritto alla felicità. Alla luce di ciò quindi, l’assistenza agli anziani, è un tema di grande rilevanza sociale poiché, con l’aumento generale dell’età anagrafica e della speranza di vita correlata, molti di loro si trovano in situazioni di crescente vulnerabilità a causa dell’insorgere di problemi di salute o del crescente isolamento sociale a cui, l’intera comunità, deve dare una risposta basata su quel valore che, con grande lungimiranza, Papa Francesco ha definito “fraternità”.
Alla luce di quanto detto vorrei che, in questo nuovo anno appena cominciato, si possano varare politiche di welfare sempre più attente alla presa in carico domiciliare dei nostri anziani, attraverso una spiccata valorizzazione della figura degli assistenti domiciliari i quali, senza alcuna esitazione, devono essere resi più consapevoli del proprio fondamentale ruolo sociale. Acli Colf, nel corso degli anni, mediante lo spirito del cristianesimo sociale proprio della nostra organizzazione, ha contribuito a svolgere una pregnante opera di formazione di molti assistenti di cura i quali, ad oggi, operano proficuamente. Tutto ciò però non basta e, senza se e senza ma, serve l’aiuto di tutti affinché, le persone più fragili, vengano messe al centro del nostro sguardo orientato verso il futuro in un’ottica di crescente prossimità.