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In quali opere pubbliche investire per rinascere dalla crisi

Le crisi soprattutto quelle pesanti si possono trasformare in grandi opportunità se i Paesi comprendono che è l’ora di cambiare e di fare ciò che non si è mai fatto prima. Il nostro Paese negli ultimi vent’anni è cresciuto mediamente di 0,2 punti all’anno, troppo poco per generare nuove e importanti occasioni di lavoro. Con la Bassa crescita e anche con errori di politica economica nello stesso periodo il Debito pubblico è quasi raddoppiato. In questi anni hanno governato tutti e nessuno può tirarsi fuori dalle responsabilità e dagli errori commessi. In questi anni di Bassa crescita i Governi hanno fatto due errori gravi, hanno diminuito gli investimenti pubblici e non hanno tagliato la spesa pubblica.

In questa situazione i fondi che potrebbero arrivare da una Europa che anch’essa ha capito di aver sbagliato nel 2011 a imporre la politica della austerity, potranno essere utilizzati a patto che vengano impiegati in azioni che rilancino la crescita economica attorno ai due punti l’anno. Con una crescita di 2 punti si creeranno nuove occasioni di lavoro e lo Stato potrà diminuire il Debito pubblico. Non tutti gli investimenti pubblici però hanno lo stesso impatto o moltiplicatore sulla economia.

Per un Paese trasformatore come il nostro, forte nella Manifattura e nel Made In Italy, con importanti produzioni nella enogastronomia, va data la priorità agli investimenti in infrastrutture che ci colleghino al mercato internazionale. Rendere più competitivo il nostro settore import-export che ci vede da almeno dieci anni in forte attivo, ci potrà dare risorse importanti oltre che crescita della economia e del lavoro. Investimenti nei porti e negli aeroporti, investimenti nei quattro Corridoi Ferroviari europei che collegano il nostro Paese al più grande mercato di consumi del mondo, quello europeo, ci consentirà di diventare la porta logistica dei commerci tra l’Europa, l’Africa, il Medio Oriente e l’Oriente.

Costruire la Nuova diga foranea al porto di Genova gli consentirà di diventare primo porto del Mediterranei. Completare la rete AV verso Padova, Venezia e Trieste oltre che ad aumentare l’arrivo di turisti internazionali ci porterà ad incrociare a Budapest la Via della Seta ferroviaria. La Pianura Padana potrà diventare l’area logistica più importante del Sud Europa e calamiterà investimenti produttivi esteri. Così come  completare  la linea AV del Sud aumenterà i flussi di turisti in arrivo da ogni parte del mondo.

Con infrastrutture moderne , connesse col mercato mondiale e sostenibili l’Italia Oltre a migliorare l’ambiente diminuendo l’inquinamento  sarà in grado di attrarre le migliori intelligenze mondiali e il migliore turismo internazionale. Oltre a presentare un progetto credibile e convincente occorre anche individuare il modo più efficiente di realizzazione delle opere. A mio parere il Piano oltre che coinvolgere tutto il Parlamento dovrà coinvolgere i Sindaci delle grandi Città e le Regioni perché la macchina pubblica nazionale non credo possa investire una massa così ingente di risorse nei tempi attesi dall’Europa e dai senza lavoro del nostro Paese.

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