Purtroppo le famiglie italiane ricevono delle notizie sconfortanti per quanto riguarda il costo delle bollette che devono affrontare. La questione non è solo quella legata alle ultime decisioni dell’Autorità dell’energia, che fissa un aumento del 9,9% della luce e del 15,3% per il gas. Perché anche a gennaio e ad aprile tali bollette avevano già avuto aumenti considerevoli, tanto che fino al mese di luglio erano aumentate di circa il 8-9% sia per la luce che per il gas.
Se sommiamo gli aumenti, si arriva a un aumento generalizzato decisamente rilevante per quanto riguarda le ricadute sulle famiglie. Queste si troveranno a pagare sulle bollette di luce e gas circa 326 euro in più. Una batosta per il loro potere d’acquisto, già molto scosso dalla situazione economica e sociale del Paese nell’ultimo anno e mezzo.
Per questo si ritiene essere insufficiente l’intervento del governo per calmierare gli ultimi aumenti, anche perché le previsioni di alcuni centri studi erano decisamente più elevate.
E’ vero che si è registrato un aumento, a livello internazionale, per tutte le materie prime, compreso il petrolio. Per quest’ultimo si è registrato un aumento consistente, da circa 50 dollari a barile a oltre 70. Ma questo non giustifica un tale aumento. Non si acquista il petrolio dalla prima petroliera che passa nel Mediterraneo, ma ci sono degli accordi di lunga scadenza, per cui il calcolo non va fatto sull’ultimo momento. Quando c’è l’aumento del petrolio aumentano immediatamente i carburanti, la luce e il gas, mentre quando scende il prezzo del petrolio, per la loro riduzione ci vogliono diversi mesi.
Va fatto di più e va fatto meglio, bisogna verificare che non ci siano speculazioni all’interno della filiera, ma non solo. Si deve intervenire in maniera molto su quanto riguarda la tassazione delle bollette. Non solo ci sono le tasse “normali”, come le accise e l’Iva. Ma per la luce soprattutto ci sono delle misure parafiscali chiamate “oneri generali di sistema”, che si pagano le famiglie per altre motivazioni. Queste occupano molto spazio nella bolletta.
La cosa grave è che, oltre per il petrolio, si registrati aumenti anche per quanto riguarda le le materie prime e anche qui ci saranno delle ricadute. Sia quelle utilizzate per la produzione di oggetti da parte della nostra industria manifatturiera, dal ferro all’alluminio al rame, che quelle che riguardano il mangime per gli allevamenti degli animali.