La voce degli ultimi

sabato 2 Novembre 2024
15.4 C
CittĆ  del Vaticano

La voce degli ultimi

sabato 2 Novembre 2024

Non possiamo tacere

Ā 

L’evento della Via Crucis per le donne crocifisse, proprio nel venerdƬ che precede il VenerdƬ Santo, con le ragazze liberate dalle catene della schiavitĆ¹ della prostituzione, ĆØ un inno alla vita, un inno alla Risurrezione, un inno a quello che ha detto GesĆ¹: “Vi darĆ² una vita nuova”. Significa “vi darĆ² una famiglia nuova”, la famiglia della Chiesa, dell’umanitĆ  nuova che cammina sulle strade della giustizia, della veritĆ , del perdono e della riconciliazione.

Quando Papa Francesco, il 12 agosto dello scorso anno, ĆØ venuto a visitare le venti ragazze ospitate nella casa della ComunitĆ  Papa Giovanni a Roma, dopo aver ascoltato a lungo le loro storie, aver sentito le testimonianze e i pianti, aver visto i volti di queste bambine con i loro bambini, ci ha detto per tre volte “Continuate, continuate, continuate“. E’ quello che facciamo da 30 anni, da quando il nostro fondatore, don Oreste Benzi, mosso dallo Spirito Santo, ebbe l’intuizione di andare lĆ  dove si trovano i poveri che non verranno mai a cercarci.

Ed ĆØ andato nelle periferie, a portare la Chiesa fuori dalle sagrestie, a incontrare le pecorelle piĆ¹ importanti, quelle piĆ¹ preziose. La ComunitĆ  da 30 anni continua questa opera con tantissimi volontari che scendono tutte le settimane per le strade, incontrano le ragazze, rischiano anche un po’ della loro vita ma grazie a loro piĆ¹ di 7000 ragazze sono state liberate.

E’ interessante scoprire che c’ĆØ anche un movimento di tutta la Chiesa su questo dramma. Nelle scorse settimane, insieme con il Patriarca di Venezia e i vescovi di Verona, Vicenza e Rovigo, abbiamo marciato a Verona e poi i presuli hanno firmato sull’altare della cattedrale di San Zeno la petizione contro la tratta “Questo ĆØ il mio corpo” per la liberazione di queste ragazze. Tanti altri vescovi si sono mobilitati: a Piacenza, Rimini, Massa Carrara, Torino… c’ĆØ un movimento incredibile della Chiesa, una presa di coscienza sempre piĆ¹ diffusa. Un movimento che si sta allargando anche a livello civile: molti sindaci stanno facendo ordinanze per arrivare a multare i clienti perchĆ© ĆØ la domanda che alimenta l’offerta. Sono loro i primi complici del racket e noi vogliamo, come ĆØ stato fatto nei Paesi nordici, arrivare a una legge che ne preveda la punibilitĆ  perchĆ© siamo convinti che questa ĆØ la grande via, la strada maestra per fermare questa piaga.

Ma ĆØ anche la strada della conversione a cui tutti siamo chiamati in questa Pasqua: a riconoscere e rispettare la dignitĆ  di queste ragazze, di queste bambine che sono prima di tutto figlie di Dio ma sono anche donne capaci di voler bene, di essere mamme di famiglia, di essere brave lavoratrici, di dare un contributo positivo alla societĆ . Questa sera marceremo per sconfiggere la vergogna piĆ¹ antica del mondo che ĆØ la tratta delle ragazze e per spezzare le loro catene. Saremo lƬ per dire che GesĆ¹ ĆØ venuto ed ĆØ risorto ed ĆØ il Dio che ancora oggi sulle strade chiama alla liberazione di queste donne e alla liberazione dal peccato che commettono i clienti.

ARTICOLI CORRELATI

AUTORE

ARTICOLI DI ALTRI AUTORI

Ricevi sempre le ultime notizie

Ricevi comodamente e senza costi tutte le ultime notizie direttamente nella tua casella email.

Stay Connected

Seguici sui nostri social !

Scrivi a In Terris

Per inviare un messaggio al direttore o scrivere un tuo articolo:

Decimo Anniversario