L’Italia è un Paese ricolmo di patrimoni naturalistici tutti da scoprire, vivere e soprattutto tutelare. Uno di questi sono i diversi mari da cui è lambita. Basti pensare che, la nostra penisola, è uno dei Paesi europei con lo sviluppo costiero più lungo, pari ad oltre 7400 km. In particolare, le coste sono orlate su tre diversi lati dal Mar Mediterraneo, a cui si aggiungono altri sei distinti mari con diverse caratteristiche e biodiversità: il Mar Ligure, il Mar di Sardegna, il Mar Tirreno, il Mar di Sicilia, il Mar Ionio e il Mar Adriatico.
La tutela di questi scrigni di biodiversità è fondamentale per la nostra sopravvivenza e per quella degli ecosistemi nel loro complesso. Pertanto, alla luce di ciò, è stata istituita la Giornata nazionale del Mare, la quale ha l’obiettivo di diffondere sempre di più quella che potremo definire “l’educazione marinara”, attraverso la tutela del mare e della biodiversità marina a 360 gradi attraverso una pregnante opera di sensibilizzazione delle giovani generazioni. È necessario che, ogni giorno, si ricordi e si sottolinei senza sosta, l’importanza delle risorse marine e del loro utilizzo più sostenibile, non solamente per coloro che vivono in prossimità delle coste ma per tutta l’umanità in generale.
I cambiamenti climatici che, in questo momento storico, si stanno facendo sentire in tutta la loro gravità, lambiscono i mari attraverso l’aumento delle temperature delle loro acque e il conseguente arrivo di specie aliene, come ad esempio il granchio blu e il Lion Fish che, se non adeguatamente contrastate, sono in grado di minacciare la biodiversità preesistente e la salute degli ecosistemi e dei pescatori che, ogni giorno, attraverso la loro opera di prossimità, sono le sentinelle più attente di questi mutamenti. Il nostro compito e quello delle altre associazioni di tutela è quindi quello di sensibilizzare l’opinione pubblica su questi temi e sui rischi diretti e indiretti che, il riscaldamento globale e l’eccessivo depauperamento delle risorse naturali, possono causare alla nostra “Casa comune”. Il mare deve essere difeso e, la giornata che stiamo vivendo deve servire a ognuno di noi per pensare a nuove strategie di tutela, senza se e senza ma.