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L’importanza di tutelare la famiglia

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La famiglia, per ognuno di noi, rappresenta il luogo in cui riceviamo l’educazione, i valori e gli ideali attorno ai quali si focalizza l’intero processo di crescita focalizzato sulla logica dell’amore reciproco. In essa si costruiscono legami profondi di comunione tra le persone, si valorizzano le differenze e si tende al bene comune, attraverso uno spirito di cooperazione, comprensione e complementarità, trasmesso dai genitori ai figli in ogni tratto della quotidianità. In altre parole, il nucleo familiare, riveste il fondamentale compito di dar vita ad un cammino progressivo verso la cura di chi ci sta più vicino, nel solco dei diversi momenti in cui si articola la crescita. Ad oggi purtroppo, anche le famiglie, stanno risentendo in parte del processo di trasformazione sociale insito nel nostro tempo, il quale porta con sé una progressiva frammentazione, correlata da una percezione di disgregazione che, in alcuni casi, sta lambendo anche il nucleo fondante delle nostre comunità.

In qualità di cristiani quindi, anche di fronte all’emergenza educativa che stiamo vivendo, abbiamo il dovere di tutelare la famiglia intesa anche come soggetto sociale di interesse pubblico per il bene di tutta la società e, soprattutto, delle future generazioni, a cui dobbiamo trasmettere l’amore insito nella famiglia e far comprendere loro il valore dei legami creati all’interno della stessa i quali, devono e dovranno sempre essere, di natura indissolubile. Negli anni purtroppo, sul piano educativo e relazionale, c’è stata una progressiva riduzione dei componenti delle famiglie a causa del calo della natalità proprio dei Paesi occidentali ma, senza alcun dubbio, i nuclei familiari, devono continuare fornirci una base solida sul significato cristiano della vita e sull’essenza più profonda dei legami fondati sull’amore.

Guardando al futuro, pertanto, la nostra guida deve essere rappresentata dal luminoso pensiero espresso da Papa Francesco il quale, in molte occasioni, ci ha ricordato che “la famiglia è il luogo dell’incontro, della condivisione, dell’uscire da sé stessi per accogliere l’altro e stargli vicino. È il primo luogo dove si impara ad amare”. Queste parole, nella loro potenza costruttrice, ci devono accompagnare verso un avvenire in cui, i sentimenti costruttori a fondamento di ogni famiglia, dovranno essere messi al centro dell’azione sociale. Lo dobbiamo ai nostri figli.

Santina Bruno: