La voce degli ultimi

venerdƬ 8 Novembre 2024
17.4 C
CittĆ  del Vaticano

La voce degli ultimi

venerdƬ 8 Novembre 2024

L’equivoco della Magistratura

Nei giorni scorsi le cronache si sono occupate di un evento ritenuto epocale: finalmente i giudici risponderanno dei propri errori, riferendosi alla legge sulla responsabilitĆ  dei magistrati (indiretta, per la veritĆ , in quanto paga lo Stato che poi dovrĆ  rivalersi nei limiti stabiliti) senza preventivo filtro di ammissibilitĆ : ho sentito i giudici invocare lā€™attentato allā€™indipendenza ed all’autonomia della funzione esercitata, ho sentito soddisfazione tra gli avvocati che ritengono di ridimensionare il potere dei giudici; ho sentito posizioni radicali contrapposte ma ho notato che i soli ad invocare lā€™assenza di responsabilitĆ  civile dei magistrati sono soltanto i giudici stessi.

Voglio schierarmi, da diversa parte, a favore della tesi della indipendenza della magistratura, ben consapevole di essere una voce stonata nel coro. In primo luogo vorrei evidenziare un errore di fondo della magistratura che, nel difendere le tesi che sto per condividere, si propone in via autoreferenziale, anchā€™essa vittima di questo male attuale; credo che sarebbe molto piĆ¹ fruttuoso sollecitare tutte le altre categorie di operatori ā€“ che dovrebbero cooperare assieme per il bene comune della migliore giustizia ā€“ a prendere posizione precisa sullā€™argomento: ho ascoltato le ragioni del rappresentante dellā€™associazione magistrati allā€™inaugurazione dellā€™anno giudiziario amministrativo ma, pur condividendole, hanno il difetto di provenire da un rappresentante della categoria direttamente interessata.

Il problema a mio avviso non ĆØ la responsabilitĆ  civile dei giudici, chiamati, indirettamente, a rispondere degli eventuali errori; ciĆ² non gioverĆ  affatto al miglioramento della giustizia ma introdurrĆ  un ulteriore elemento di distrazione dalla ricerca della risposta alla domanda di giustizia: il giudice, prima di condannare o assolvere, anteporrĆ  il suo interesse personale agli effetti della decisione, come giĆ  oggi si assiste tra i medici, i direttori dei lavori, i collaudatori e le altre categorie professionali chiamate costantemente a rispondere del proprio operato quando una parte non si ritiene soddisfatta del risultato.

Credo che ben altri siano i rimedi che il sistema deve adottare per consentire di limitare gli effetti dannosi degli ineliminabili errori professionali: nel sistema della giustizia si puĆ² efficacemente richiamare il principio del doppio grado di giudizio, completato dalla verifica di legittimitĆ  nel terzo grado, che puĆ² essere in grado di rimediare allā€™errore commesso dal magistrato; il problema ĆØ sempre e soltanto il tempo.

Quando si riuscirĆ  a soddisfare la domanda di giustizia in tempi rapidi (non solo ragionevoli) non ci saranno danni da errori del singolo magistrato; quando si eviteranno le insopportabili contiguitĆ  tra giudici di diverso ufficio si potrĆ  avere ragionevole certezza di un giudizio sereno e scevro da condizionamenti; quando la formazione professionale sarĆ  adeguata, lā€™accesso alla funzione sarĆ  graduale, lā€™esercizio dellā€™attivitĆ  sarĆ  costantemente controllata con aggiornamenti e verifiche, quando i criteri di organizzazione saranno predeterminati efficacemente, quando si darĆ  prevalenza effettiva allā€™interesse del miglior risultato per i cittadini, solo allora si restituirĆ  il servizio alla sua funzione.

Per fare questo serve un intervento politico del legislatore, concertato con le categorie di operatori della giustizia rispettando le autonomie ma assicurandone lā€™effettivo esercizio. Il resto, apriamo gli occhi, ĆØ solo fumo appositamente sparso per impedire proprio questo.

ARTICOLI CORRELATI

AUTORE

ARTICOLI DI ALTRI AUTORI

Ricevi sempre le ultime notizie

Ricevi comodamente e senza costi tutte le ultime notizie direttamente nella tua casella email.

Stay Connected

Seguici sui nostri social !

Scrivi a In Terris

Per inviare un messaggio al direttore o scrivere un tuo articolo:

Decimo Anniversario