Una parabola di Gesù molto eloquente spiega però che nei nostri confronti il diavolo con le sue seduzioni è il forte, ma non può nulla contro il più forte, il Cristo, l’Unigenito Figlio di Dio Salvatore del mondo. Se siamo uniti a Cristo non dobbiamo temere nulla. Questo tempo allora è un invito a rimanere in Lui , nel Signore amante della vita, del bene, per portare frutto, per fare sì che i talenti di ognuno vengano messi a servizio del bene comune, del “noi”. Camminando con la Chiesa, popolo santo di Dio che sa stare nelle vicende della storia con lo sguardo rivolto all’Agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo. Vivendo la preghiera personale e comunitaria, con la grazia dei sacramenti vissuti col cuore e con assiduità, soprattutto l’Eucarestia e Riconciliazione. Vivendo nella sobrietà, con semplicità, per gioire di quello che abbiamo, con fedeltà e responsabilità negli impegni quotidiani, feriali, dove il bene dobbiamo farlo bene, condividendo con i più poveri, sempre aperti alla dimensione missionaria in cui lo Spirito Santo è il protagonista nel farci portare gli uni i pesi degli altri. La Madonna, che ha saputo tenere sotto i suoi piedi il serpente antico, ci custodisca nella gioia di essere uomini e donne fatti nuovi, resi capaci di amare.
«ll diavolo è il forte, ma non può nulla contro il più forte» (cit.)