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La pace sia parte integrante della formazione dei giovani

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Foto di congerdesign da Pixabay

La recente ripresa dei bombardamenti su Gaza ha portato con sé nuove sofferenze per la popolazione civile, aggravando una situazione di perenne conflitto che sembra non conoscere soluzione. Promuovere una cultura della pace e della fraternità diventa non solo necessario, ma urgente. La pace, infatti, non è semplicemente l’assenza di guerra, ma un processo dinamico che richiede impegno, dialogo e reciproco rispetto tra i popoli. La fraternità, che implica una solidarietà autentica tra tutti gli esseri umani, si configura come la base per la costruzione di una convivenza pacifica.

Papa Francesco, fin dall’inizio del suo pontificato, ha sottolineato più volte l’importanza di lavorare per la pace. In particolare, durante il suo messaggio per la Giornata Mondiale della Pace di qualche anno fa, ha affermato che “la pace è un cammino di speranza e di responsabilità“. Egli ha insistito sul fatto che la pace non può essere un obiettivo passeggero, ma deve essere un impegno costante, che coinvolge tutte le dimensioni della vita umana, dalla politica all’economia, fino alla cultura e all’educazione. Il Papa ha anche affermato che “la fraternità e l’amicizia sociale” sono essenziali per superare le divisioni, per abbattere i muri dell’odio e per costruire ponti di solidarietà.

La ripresa delle ostilità a Gaza però, evidenzia tragicamente quanto siano lontani dall’essere realizzati questi principi. I bombardamenti, che provocano la morte di innocenti, la distruzione di infrastrutture e la perdita di speranza, rappresentano un chiaro segno che le vie della diplomazia e del dialogo sono ancora insufficientemente percorse. Le cause di questa violenza sono complesse e radicate in decenni di conflitto, ma la mancanza di uno spazio di incontro tra le parti continua ad alimentare il rancore e la paura. La pace, quindi, non può essere raggiunta semplicemente con una tregua momentanea, ma richiede un mutamento profondo nelle mentalità e nelle azioni politiche. In questo scenario, l’invito di Papa Francesco a “costruire una cultura della pace” è più che mai pertinente. La pace deve diventare parte integrante della formazione delle nuove generazioni, insegnando il valore della giustizia, del rispetto e della compassione. Solo attraverso la promozione di una cultura della pace e della fraternità si potrà sperare in un futuro in cui conflitti come quello israelo-palestinese non siano più la norma, ma un brutto e lontano ricordo.

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