I giovani lo fanno soprattutto per curiosità. Hanno bisogno di un’emozione forte, insolita, misteriosa; e molti sono tentati, anche per gioco, di vivere un’esperienza spiritica. Le statistiche dicono che dal 50 al 70% dei ragazzi, prima della maturità, hanno un’esperienza di questo genere; addirittura improvvisando sedute durante la ricreazione, a scuola.
Allo spiritismo ci si avvicina anche per un altro motivo, più triste: il disperato tentativo di ripristinare un contatto sensibile con un caro estinto, cosa che avviene più frequentemente nei genitori che hanno perso un figlio. Ma è un’illusione, perché se avviene qualcosa durante una seduta spiritica, quel “qualcuno” che si manifesta dall’altra parte di sicuro non è chi viene evocato. Conosco dei genitori che hanno ceduto a questa tentazione, e dopo dei contatti durati sei o sette anni si sono resi conto che non era lo spirito della loro figlia o figlio morti; questo anche se l’interlocutore, dall’aldilà, presentata segni d’identità apparentemente inequivocabili, come interpellare i genitori con il nomignolo che usavano quando erano in vita e che solo loro conoscevano. Ma chi interviene può che essere soltanto una presenza diabolica, che conoscendo anche l’imperscrutabile all’uomo, riesce a sostituirsi credibilmente presentandosi come una persona che in realtà non è.
Ogni qualvolta si invoca l’aldilà si potrebbe aprire una pericolosissima porta ai demoni, tant’è che molti esorcisti fanno l’esperienza di dover aiutare persone che si sono accostate al mondo magico, lo spiritismo in particolare, e che rimangono coinvolte e segnate da queste esperienze con fenomeni di possessioni, vessazioni o cose simili.
La Chiesa ha sempre condannato lo spiritismo, che viene visto come la tentazione di evadere i limiti della nostra condizione umana. Viviamo in un tempo e in uno spazio precisi, e queste esperienze mirano proprio a sfuggire a tali direttive dandoci la possibilità di conoscere il futuro; ecco la tentazione di dominio sul tempo e sulle persone. In questo senso sappiamo quanti uomini di potere e delle istituzioni abbiano praticato lo spiritismo. E’ una tentazione grande anche per loro perché pensano di poter acquisire informazioni utili alla propria attività. Ma lo spiritismo non è una sorta di intelligence dell’aldilà, e soprattutto non è un gioco; ma un percorso pericoloso e infernale.
padre François Dermine
esorcista domenicano
Presidente del Gris, Gruppo di Ricerca e Informazione Socio-religiosa