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L’importanza del ruolo educativo dei genitori

Foto di Aaron Burden su Unsplash

La situazione delle bande giovanili in Italia, tratteggiata dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale della polizia criminale, nell’ambito del recente report su “Criminalità minorile e gang giovanili”, ha evidenziato che, in questo periodo storico, 73 provincie del nostro Paese, hanno registrato attività violente da parte di gang di giovani con un’età media tra i 15 e i 24 anni. In particolare, dagli elementi forniti, è emerso che, i giovani che ne fanno parte, nel maggior numero dei casi, provengono da contesti in cui hanno rapporti problematici con la scuola e con le famiglie a cui si aggiungono difficoltà relazionali e l’utilizzo errato dei social network che, a volte, tendono a generare in loro fenomeni di auto assolvimento e ricerca di visibilità sui social network attraverso un utilizzo errato.

Questa problematica ci pone di fronte a diverse problematiche di cui, la principale, è il rapporto con le istituzioni educative di cui, la prima, è la famiglia. È bene ricordare che, alcune delle radici di questo fenomeno, risiedono nella crescente deresponsabilizzazione e anonimizzazione delle giovani generazioni che, molte volte, parte dall’inversione di ruolo tra genitori e figli, ovvero da una rottura dei ruoli attesi in cui, i secondi, si ritrovano a soddisfare i bisogni dei primi, causando depressione, bassa autostima, isolamento sociale, sintomi psicosomatici e sintomi esternalizzanti, come ad esempio il disturbo della condotta. La costituzione di una famiglia e, di conseguenza, il rapporto genitore – figlio, prevede la creazione di specifici obblighi, sia morali che materiali tra coloro che la compongono e, uno di questi, è l’educazione.

La famiglia e i genitori, pertanto, devono saper essere un baluardo di autorevolezza, sapendo dire anche dei “no”, ovvero togliere quando è necessario e dare un indirizzo che passa, primariamente, attraverso un’alleanza con le altre istituzioni educative verso il bene comune e la crescita armoniosa delle giovani. Così facendo e, ove necessario, con l’aiuto di figure professionali specializzate, la famiglia deve tornare ad essere il luogo dove i giovani imparano a vivere e, soprattutto, a volare verso il futuro. Questi presupposti faranno sì che, le gang giovani, con l’aiuto di tutti, possano diventare una parentesi lontana del nostro passato.

Claudio Marcassoli: