Il G7 dell’agricoltura che si terrà a Siracusa nei prossimi giorni rappresenta un’occasione importante per il settore agroalimentare di tutto il mondo e per chiedere un’azione celere nonché coordinata al fine di dare una risposta fattiva alle sfide globali intimamente legate ai cambiamenti climatici, alla sicurezza alimentare e, soprattutto, alla stabilità sociale ed economica di ogni paese del mondo. Abbiamo il dovere di cogliere l’essenza di questi giorni per sensibilizzare i grandi del mondo ad una collaborazione fattiva in ambito agricolo, con l’obiettivo di dare un futuro prospero alla nostra Casa comune emettere al centro dell’azione politica gli agricoltori i quali, lo voglio ribadire con forza, grazie al loro lavoro instancabile, sono i più fedeli i guardiani della salute della Terra e contribuiscono instancabilmente a far vivere le aree più rurali del mondo che, senza di loro, sarebbero abbandonate.
L’agricoltura e il lavoro della terra rappresentano uno strumento importante per garantire la sussistenza di una popolazione mondiale in continua crescita, ma anche un supporto per la riqualificazione e la sopravvivenza delle comunità locali nelle aree più decentrate. Le istituzioni e i ministri dei vari Paesi devono impegnarsi per dare delle risposte a queste persone valorose che, ogni giorno, si trovano a fare i conti con le conseguenze dei cambiamenti climatici e con l’aumento dei costi di esercizio. Inoltre, questo G7, dovrà mettere al centro il futuro dell’agricoltura mondiale attraverso il valore dell’inclusione, approfittando della partecipazione di dieci esponenti rappresentativi del mondo agricolo e ittico africano, con i quali si potrà dialogare anche dello sviluppo dei Paesi affacciati sul Mediterraneo, una grande risorsa che deve essere salvaguardata.
Acli Terra è pronta a fare la sua parte per tutelare il mondo agricolo e della pesca attraverso lo spirito di prossimità proprio dell’organizzazione che mi onoro di rappresentare. In particolare, saremo presenti nel contesto internazionale, attraverso una specifica relazione sull’impatto sociale ed economico dei cambiamenti climatici sulla popolazione residente in prossimità delle coste che terremo in occasione del 43 congresso della Cesm a Palermo. Oltre a ciò, il prossimo 15 ottobre, presenteremo un report alla Fao, rivolto ai giovani studenti, in riguardo alla sostenibilità ambientale ed economica del settore agrifood. Le donne e gli uomini che operano in questi settori cruciali, ad ogni latitudine, devono avere diritto ad una retribuzione dignitosa e a un lavoro di qualità. Tutto ciò però, deve essere strettamente correlato alla tutela delle eccellenze alimentari. Se, attraverso un lavoro di squadra, saremo in grado di porre le basi per il raggiungimento di questi obiettivi, l’agricoltura tornerà ad essere il fulcro di quello che, con lungimiranza, Papa Francesco, ha definito sviluppo umano integrale.