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Il Santo Natale deve significare famiglia e condivisione

Foto di Phillip Goldsberry su Unsplash

In ogni famiglia, vive almeno un anziano che serba nel cuore l’atmosfera e i ricordi che, il Santo Natale, porta con sé. Potrebbe trattarsi di una nonna che desidera preparare un pasto festivo per riunire i suoi cari, ma non ne ha più l’energia oppure di un nonno che, nonostante gli manchino le forze fisiche, abbia il desiderio di addobbare l’albero come un tempo. Questo deve far sì che, le famiglie e soprattutto i più giovani, sappiano incentivare il dialogo e il supporto ai più anziani, attraverso il confronto intergenerazionale, che rappresenta lo scrigno prezioso delle nostre tradizioni familiari che, ognuno di noi, ha il dovere di valorizzare e perpetrare.

Il Santo Natale deve significare famiglia e condivisione e, per questo, la comunità intera, deve adoperarsi per fare il modo che, nessun anziano, passi queste feste da solo, invitandoli a cena o a specifici eventi organizzati. In questa giornata è ancora più fondamentale riconoscere la funzione sociale della cosiddetta Terza Età, nonché il valore e l’importanza degli anziani in ogni aspetto della nostra società. Dobbiamo fare in modo che essi vengano pienamente inclusi nel tessuto sociale del nostro paese, attraverso l’amore e l’altruismo quotidiano nei loro confronti. In questa giornata speciale, dando concreta attuazione allo spirito più autentico del Natale, dobbiamo fare seguito al bellissimo pensiero di Papa Francesco che, recentemente, ci ha esortato a formulare una “nuova alleanza tra giovani e anziani, perché la linfa di chi ha alle spalle una lunga esperienza di vita irrori i germogli di speranza di chi sta crescendo”.

Pietro Giordani: