Giornata del Marittimo: per la tutela dei mari e delle persone che li vivono

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

I marittimi, con il loro prezioso lavoro quotidiano, contribuiscono in maniera determinante alla tutela dell’ambiente marino e dello scrigno di biodiversità in esso racchiuso. Questo fatto oggettivo è posto alla base del “Day of the Seafarer”, conosciuto in italiano come la “Giornata mondiale del Marittimo”, istituita nel 2011 dall’International Marittime Organization, con l’obiettivo di riflettere sulle problematiche che, quotidianamente, i lavoratori del mare, incontrano. Occorre però dare qualche dato per capire meglio l’importanza di questo comparto: nei mari che circondano l’Ue, malgrado le difficoltà del settore ittico, navigano oltre tremila pescherecci. Inoltre, l’80 % delle merci che accedono al suolo europeo, vengono trasportate via mare grazie all’opera di coloro che, per periodi lunghissimi, vivono lontano dalle loro famiglie per solcare i mari e permettere a tutti noi rifornimenti costanti.

I cambiamenti climatici e le crescenti tensioni internazionali, ad oggi, stanno rendendo sempre più difficile operare nei mari, pertanto, il lavoro dei marittimi e delle altre maestranze del comparto, come ad esempio l’equipaggio delle navi, il personale dei pescherecci e i piloti nei porti, deve essere tutelato in misura sempre maggiore. Fin dagli albori della civiltà, i mari, erano luoghi di incontro tra diversi popoli e culture. Il Mar Mediterraneo, nell’Antica Roma, era definito “Mare Nostrum” ed era ed è, ancora oggi, molto importante dal punto di vista sociale ed economico per lo sviluppo dell’intero continente e, pertanto, deve essere preservato con ogni mezzo possibile.

Acli Terra è impegnata in prima linea per tutelare i mari e le persone che li vivono. Negli ultimi anni stiamo agendo per trovare nuove metodologie per contrastare e far diventare una risorsa enogastronomica le specie aliene che, a causa dei cambiamenti climatici, hanno scelto il Mediterraneo come loro habitat naturale, penso soprattutto al Granchio Blu e al Lion Fish i quali, in misura sempre maggiore, verranno sperimentati nella ristorazione, contribuendo così a salvaguardare il comparto ittico.

Serve, sempre di più, un’opera di divulgazione che renda i cittadini sempre più edotti in merito al valore sociale e culturale delle marinerie e della pesca in termini di difesa delle tradizioni e supporto dei lavoratori del mare. Solo agendo in questo modo, la Giornata mondiale del Marittimo, avrà raggiunto i suoi obiettivi di tutela dell’ecosistema acquatico e della sua economia. Fare ciò significa difendere la nostra “Casa comune”, senza se e senza ma. Lo dobbiamo alle generazioni che verranno dopo di noi.