La Giornata Mondiale dell’Alimentazione è stata istituita dalla FAO nel 1979, con l’obiettivo di garantire un accesso equo e sostenibile al cibo per tutti. Nel frangente storico che stiamo vivendo, connotato dall’emergere di una crisi dall’aspetto multidimensionale, milioni di persone nel mondo soffrono ancora di fame e malnutrizione, mentre i cambiamenti climatici, i conflitti e le disuguaglianze continuano ad aggravare il problema. Alla luce di ciò pertanto, ognuno di noi, può fare la differenza, adottando scelte alimentari più consapevoli e, soprattutto, sostenibili.
L’agricoltura, su questo versante, riveste una valenza fondamentale: la popolazione mondiale ha ormai superato i 7,8 miliardi di persone con una crescita oltre gli 80 milioni all’anno i quali, senza se e senza ma, hanno diritto ad una alimentazione dignitosa che deve essere garantita da sistemi agricoli rispettosi dell’ambiente e delle persone. Il compito che ci attende però non è facile. Ci troviamo di fronte a cambiamenti climatici e sociali che, giocoforza, stanno ridisegnando gli equilibri ambientali e, di conseguenza, alimentari. Abbiamo quindi il dovere di agire con consapevolezza e determinazione per sconfiggere la piaga della denutrizione, un’autentica offesa alla dignità umana, e contribuire a creare un mondo in cui vi sia la sicurezza del cibo per ogni persona e il contestuale rispetto della nostra “Casa Comune”.
La Giornata che stiamo vivendo pertanto deve servirci per gettare i semi di una nuova consapevolezza sul tema dell’alimentazione. Noi di Acli Terra siamo pronti a fare la nostra parte ma, per raggiungere l’obiettivo “Fame Zero“, sancito dall’Agenda Onu 2030, abbiamo il dovere di agire tutti insieme per il bene comune. Nessuno può essere lasciato solo di fronte alla mancanza di cibo.