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Giochi della Gioventù e scuola: un connubio vincente

A partire dal prossimo anno scolastico torneranno nelle scuole i Giochi della gioventù ovvero le Olimpiadi degli studenti, manifestazione sportiva nazionale creata nel 1968 dall’allora presidente del CONI Giulio Onesti per alunni dai 7 ai 17 anni. Includevano varie discipline dell’atletica leggera: velocità, mezzofondo, salto in alto, salto in lungo, lancio del peso e lancio del vortex. La manifestazione si disputò per la prima volta nel maggio del 1969 e si interruppe nel 1996. Fu ripristinata nel 2007 con lo slogan “Tutti protagonisti, nessuno escluso” e, secondo uno spirito rinnovato ovvero più partecipativo e meno competitivo, furono eliminate le fasi nazionali. Nel 2017 la manifestazione si interruppe definitivamente. Pochi giorni fa, su iniziativa del Ministro dell’Istruzione e del Merito, del Ministro per lo Sport e i Giovani, del Ministro della Salute, del Ministro dell’Agricoltura della sovranità alimentare e delle foreste, del Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica e del Ministro per le disabilità, è stato siglato un protocollo interministeriale per la rinascita della competizione nata 54 anni fa.

La scuola, del resto, sta attraversando un periodo di grandi tensioni e il mondo dello sport può fornire senz’altro un contributo essenziale nel creare per gli studenti un modello educativo, comportamentale e aggregativo sano. Il profondo senso educativo e formativo dello sport, nell’ambito delle attività complementari dell’educazione motoria, sta proprio nel fatto che tutti i partecipanti, con i loro diversi ruoli, rispettano le regole che essi stessi hanno accettato e condiviso.

I Giochi della Gioventù hanno rappresentato un percorso di avviamento alla pratica sportiva delle diverse discipline poiché da sempre è stato unanimemente riconosciuto che l’attività motoria costituisce uno degli strumenti più efficaci per aiutare i giovani ad affrontare dinamiche che favoriscono i processi di crescita psicologica, emotiva, sociale oltre che fisica. I Giochi hanno promosso le attività sportive sia individuali che a squadre attraverso lezioni in orario extracurricolare, favorendo in particolare l’inclusione delle fasce più deboli e disagiate. La finalità sottesa, del resto, è sempre stata quella di realizzare un percorso educativo idoneo a superare gli ambiti disciplinari e a gestire con gli alunni temi di carattere etico e sociale, guidandoli all’acquisizione di valori e stili di vita positivi.

I Giochi della gioventù”, ha spiegato il Ministro Valditara, “sono una vera e propria istituzione e fanno parte a pieno titolo della tradizione scolastica italiana. Coniugando al meglio il mondo dell’istruzione con quello dello sport, questa competizione veicola valori fondamentali nella vita e nella formazione di un giovane: impegno, dedizione, gioco di squadra, rispetto dell’avversario. In sinergia con gli altri Ministri abbiamo pensato a una nuova versione dei Giochi che comprenda al suo interno, tra gli altri, i temi della scuola, dello sport, dell’alimentazione sana, del rispetto dell’ambiente e del valore dell’inclusione”.

“I Giochi della gioventù saranno una formidabile opportunità di socialità”, ha precisato il Ministro per lo Sport e i Giovani Abodi, “di confronto sportivo tra ragazzi e ragazze delle scuole medie di tutta Italia, ma sarà anche l’occasione per diffondere e condividere una serie di contenuti utili per la vita, per dare un contributo civico a studentesse e studenti: l’educazione, l’alimentazione, la salute, l’ambiente, la disabilità, le pari opportunità, la cultura dei luoghi e nei luoghi. Tutto ciò assume un ulteriore valore soprattutto ora che stiamo per raggiungere un obiettivo fondamentale con l’inserimento dello Sport nella Costituzione, che sono certo ispirerà l’azione del Governo e del Parlamento per rafforzare la presenza dello sport attivo nella comunità nazionale partendo dalle persone e dai luoghi socialmente più in difficoltà”.

Lo sport”, ha affermato il Ministro della Salute Schillaci, “è fondamentale per il raggiungimento e il mantenimento di uno stato di salute e benessere psicofisico. La reintroduzione dei Giochi della Gioventù, nella nuova versione che ci vede coinvolti, è un’iniziativa importante che sosteniamo con convinzione. Non solo saranno occasione di socialità e promozione della salute ma aiuteranno a diffondere tra i giovani la cultura della prevenzione attraverso stili di vita sani di cui sia l’attività fisica quanto la sana alimentazione sono parte integrante”. “Grazie a questo Protocollo d’intesa” ha rilevato il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, “il Governo Meloni torna a promuovere lo sport come parte integrante del percorso scolastico attraverso i Giochi della Gioventù. Una scelta sinergica che riconosce l’educazione motoria come valore fondamentale per l’espressione della personalità giovanile e che sottolinea l’importanza di una dieta equilibrata, determinante per mantenere uno stile di vita sano. Anche per questo il Masaf continuerà a lavorare alla tutela della filiera agroalimentare italiana, che è garanzia di materie prime di eccellenza e alla promozione della dieta mediterranea, che insieme allo sport costituisce un elemento essenziale per la salute e il benessere fisico”.

“È necessario”, ha evidenziato il Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Pichetto Fratin, “utilizzare il linguaggio universale dello sport che accomuna popoli, culture e generi come volano indispensabile per sensibilizzare i ragazzi in età scolare sui temi legati allo sviluppo sostenibile, in particolare sul benessere equo e sostenibile, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu sullo Sviluppo sostenibile”.

“Si tratta di un evento sportivo che ho voluto condividere fin da subito”, ha dichiarato il Ministro Locatelli, “fondamentale per la crescita di ogni bambino e di ogni ragazzo. I Giochi della Gioventù promuovono lo sport, l’inclusione, le relazioni e la capacità di competere con gli altri in modo sano e consapevole. Si tratta di una manifestazione volta al benessere degli studenti, che coinvolgerà tutti nelle bellissime attività sportive e offrirà opportunità di sviluppo della responsabilità di ognuno, della propria autostima e delle diverse competenze”.

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