La tutela dei cittadini più fragili rappresenta il fondamento dell’azione sociale di ogni Paese democratico e progredito dal punto di vista del Welfare. Nel corso del suo Ministero al soglio di Pietro, Papa Francesco, più volte, ha ricordato che “gli ammalati, i fragili, i poveri sono nel cuore della Chiesa e devono essere anche al centro delle nostre attenzioni umane e premure“. Queste parole, da fervente cattolico, risuonano nella mia mente e nel mio cuore ogni giorno in quanto, con la forza della fede, ci fanno presente che, nonostante le difficoltà che si possono incontrare nella vita, nessuno deve essere abbandonato.
Tutto ciò si riassume in tre concetti fondamentali, ovvero l’ascolto e la cura delle persone uniti alla custodia del Creato. Questo presuppone l’essere prossimi a tutti coloro che, purtroppo, stanno patendo le conseguenze peggiori delle fragilità fisiche, economiche e sociali emergenti. Tutta la comunità cristiana però, deve essere presente nella tutela di chi sta male, orientare la propria anima verso gli indifesi e creare così presupposti di un rinnovamento, prima interiore e poi sociale.
La nostra società, in alcuni momenti, appare sempre più avvolta in una spirale di individualismo e crescente nichilismo, deve fare tesoro degli insegnamenti che la Chiesa ci dona attraverso l’insegnamento concreto dei Santi e del Papa. Il mio pensiero, in qualità di indegno missionario ed educatore, corre a Madre Teresa di Calcutta e Don Bosco, due luminose personalità che, con il loro esempio, hanno saputo stare accanto agli ultimi e dare loro una speranza attraverso il loro esempio concreto di aiuto ed educazione alla vita attraverso un altruismo puro e orientato dalla fede. La loro vita e le loro azioni quindi, in un tempo difficile come quello che stiamo vivendo, deve tornare a guidare le azioni di ogni cristiano. Così facendo, doneremo ai nostri figli un futuro migliore in cui, ognuno di loro, potrà contare sul supporto dell’altro. Per raggiungere e mettere in atto la “rivoluzione del cuore buono”, aggrappiamoci al collo della nostra cara Madre Celeste e lei ci darà una energia e una forza potentissima per essere dei veri figli di “carità”.