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Filiera corta: come conciliare sostenibilità ambientale e sviluppo agricolo

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@ no one cares su Unsplash

In Italia, il settore agroalimentare e l’alimentazione, hanno un ruolo economico e culturale importantissimo per tutta la società ad ogni livello, in quanto rappresentano alcune delle nostre eccellenze universalmente riconosciute, che rendono il nostro paese famoso in ogni parte del mondo. A questo proposito, il concetto di filiera, indica le fasi attraverso cui un prodotto alimentare arriva fino al piatto del consumatore a partire dalla produzione e dalla lavorazione della materia prima. In quest’ambito, la cosiddetta “filiera corta”, ovvero quella che si distingue per un numero limitato di passaggi produttivi e di figure coinvolte, consente lo sviluppo dell’agricoltura familiare e delle aree rurali in molte aree del paese, grazie a un modello che permette di conciliare armoniosamente la sostenibilità ambientale e lo sviluppo agricolo, mettendo al centro le persone.

In un periodo di grandi cambiamenti climatici e sociali, la filiera corta permette di ridurre lo spreco alimentare di almeno il 40% e, nel contempo, di valorizzare il lavoro dei contadini e degli allevatori più vicini a noi e, nello stesso tempo, incentivare la loro funzione importantissima di custodi dell’ambiente. Inoltre, il potenziamento di questa tipologia di filiera, favorirebbe anche l’utilizzo più razionale delle risorse della nostra “Casa Comune” e un consumo più responsabile del cibo. Acli Terra, con la sua opera quotidiana, è al fianco degli agricoltori per incentivarne il lavoro e l’opera di ecologia integrale che svolgono ogni giorno. Essi, con la loro opera, sono gli alfieri delle eccellenze alimentari del “Made in Italy” e della salvaguardia del territorio.

Nicola Tavoletta: