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Fa caldo, i bambini mangiano meno: cosa fare?

Sarà capitato a tutti di avere meno appetito con le temperature in aumento. L’estate per gli adulti è sempre un’occasione per ridurre il peso, con pasti veloci e semplici. Per le mamme ed i papà l’inappetenza estiva dei figli invece, diventa un dramma familiare. Quando è necessario insistere? Bisogna forzarli davvero per mangiare? L’ansia dei genitori non aiuterà di certo i più piccoli ad avere appetito. Come negli adulti il caldo, specie se arriva all’improvviso, può diminuire il senso di fame.

I bambini non vanno forzati, riconoscono il senso di sazietà e fame. È bene non costringere il bambino a consumare pasti abbondanti, piuttosto stimolarlo a bere spesso acqua e a consumare centrifugati, senza ricorrere a bibite gassate e zuccherate. Frazionare i pasti, partendo da una buona colazione, aumentando gli spuntini consumati nel corso della giornata potrebbe aiutarli a mangiare con regolarità ma senza appesantirli. Invogliarli a mangiare piatti freschi potrebbe essere una buona strategia: verdura colorata, frutta, frullati e gelati meglio se preparati in casa, magari coinvolgendoli.

In estate proponete ai bambini più pesce, uova e formaggi e meno carne. La pasta e il riso non possono mancare in un menù sano, per renderne piacevole l’assunzione si potrebbe ricorrere a piatti freddi come insalate di pasta e riso oppure cereali misti aggiungendo il farro, la quinoa o il miglio. L’aggiunta di verdure crude, tagliate alla julienne, renderanno il piatto colorato e più attraente. Se aggiungessimo un secondo al piatto come uova sode, tonno, formaggi si potrebbe consumare un piatto unico senza necessariamente cimentarsi nella somministrazione di più portate.

Lo yogurt se lasciato qualche ora in freezer può diventare un ottimo gelato per il pomeriggio, aggiungendo uno stecco di legno, adatto al contatto con gli alimenti, i bambini potrebbero divertirsi a prepararlo e ad osservare “la trasformazione”, il passaggio di stato liquido/solido. Bere tanta acqua, premuta e frullati resta una raccomandazione di primaria importanza. In estate il rischio di disidratazione, specie per bambini e anziani, resta altissimo.

È necessario che i genitori resistano ad una provocante e diseducativa tentazione: utilizzare il cibo come strumento di ricatto/ premio per fronteggiare l’inappetenza estiva. Questa misura se protratta può concorrere a sviluppare nel tempo disturbi del comportamento alimentare come anoressia o bulimia o disturbi di alimentazione incontrollata. Niente allarmismo dunque, l’appetito rientrerà nella norma con l’abbassarsi della temperatura.

Ai genitori è bene ricordare che la crescita del proprio figlio non è solo rapportabile alla quantità di cibo che ingurgita, tante sono le componenti che contribuiscono a determinare la crescita del bambino, alcune sono genetiche e non possono essere cambiate, altre invece, sono legate ad abitudini modificabili. L’attività fisica è una di queste; in estate il movimento praticato nelle ore più fresche può essere un valido alleato della salute, non solo per i bimbi in sovrappeso, ma anche per quelli inappetenti, infatti l’attività motoria, soprattutto se svolta all’aria aperta, aumenta l’appetito. Attenzione se l’appetito diminuisce indipendentemente dalle alte temperature potrebbe essere il sintomo di malattie esantematiche o di uno stato influenzale.

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