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Gli effetti del climate change su agricoltura e allevamento

Foto © Marco Cremonesi (Imagoeconomica)

In questo periodo storico, gli eventi climatici avversi sono sempre più frequenti e imprevedibili e stanno incidendo in maniera sempre più determinante sulla progressiva diminuzione dei raccolti e sulla qualità delle produzioni.

Durante l’estate che stiamo vivendo, i cambiamenti climatici, anche nel nostro Paese, stanno facendo sentire le loro conseguenze negative. Prima al Nord, con molte piogge, e ora al Sud con una siccità pronunciata che ha portato ad una scarsità d’acqua e ad un conseguente aumento dei fabbisogni idrici finalizzati a permettere la coltivazione di specifiche colture.

A pagare le conseguenze maggiori dell’alterazione dei rapporti tra clima e colture è l’Italia che, insieme agli altri paesi del Sud Europa, sta progressivamente perdendo la resa dei propri terreni agricoli tanto che, come è stato recentemente evidenziato, il comparto agroalimentare italiano è sceso al terzo posto nella graduatoria comunitaria.

Basti pensare che, in alcune zone della Sicilia non ci sono precipitazioni da molti mesi, mentre in Basilicata, come in provincia di Potenza, la produzione cerealicola è compromessa al 90%, per non dire delle leguminose e del foraggio. A causa della siccità, è in picchiata anche, secondo dati del 2022, la produzione di miele che è scesa del 70% ed è crollata del 63% quella delle pere e delle ciliegie.

Alla luce di questo, per far fronte alle crescenti difficoltà del settore, dovute alla progressiva mancanza d’acqua nel mondo rurale e preservare le eccellenze del mondo agricolo e dell’allevamento, Acli Terra sostiene fermamente la proposta di Coldiretti che prevede la messa a punto un’efficace piano di invasi con pompaggio in quanto, attualmente, ci sono delle infrastrutture idriche vetuste le quali, spesso, in una situazione già critica, disperdono acqua preziosa e ciò non può essere permesso.

I nostri agricoltori e allevatori hanno bisogno di risposte celeri che permettano loro di essere sempre le sentinelle della salute dell’ambiente. Noi, come sempre, siamo al loro fianco ma, per permettere ai nostri figli di poter usufruire ancora a lungo dei frutti della nostra Terra, abbiamo bisogno di soluzioni innovative e dell’aiuto di tutti, senza se e senza ma.

Nicola Tavoletta: