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Donne e lavoro, la battaglia continua

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La Cisl riparte più forte ed unita dopo l’ultimo Consiglio Generale che conferma chiaramente e incondizionatamente il suo “sostegno all’importante lavoro con cui la Segretaria Generale, Anna Maria Furlan, ha ridato forza e protagonismo alla presenza ed all’azione della Cisl nella società italiana, riaperto un fecondo confronto con il Governo ed il Parlamento, che ha portato, tra l’altro, ai recenti accordi sulla previdenza, sui contratti dei lavoratori pubblici ed intensificato il rapporto negoziale con le diverse associazioni categoriali che ha prodotto importanti ed innovativi accordi”, “uno sforzo che dovrà trovare nel prossimo Congresso nuova linfa e forza propulsiva”.

Un sostegno che anche noi come Coordinamento nazionale donne abbiamo ribadito durante i lavori del Consiglio Generale consapevoli dei passi in avanti che in questi ultimi due anni l’attuale Segreteria ha compiuto sui temi legati alle questioni femminili e su quelli che ancora sono da compiere da qui in futuro. Il XVIII Congresso confederale è per noi donne una grande opportunità, un momento fondamentale per rimarcare le nostre aspettative in termini di rappresentanza e partecipazione alla vita dell’Organizzazione e per ridefinire impegni e strategie d’azione da portare avanti in tutte le sedi e a tutti i livelli di interlocuzione. Per questo abbiamo convocato, a cui la Segretaria generale Anna Maria Furlan ha fatto pervenire i suoi saluti, delle sindacaliste impegnate nei coordinamenti Cisl e Fnp che hanno discusso e condiviso alcune proposte che nei prossimi giorni confluiranno, a cura del gruppo di direzione, in un documento d’indirizzo più puntuale e utile al dibattito congressuale in corso. Ha preso parte ai lavori la Segretaria Organizzativa Giovanna Ventura.

Dopo aver ricordato con un minuto di silenzio le vittime della tragedia dell’Hotel Rigopiano in Abruzzo, sono state affrontate le diverse priorità nell’agenda del Coordinamento, a partire dall’ormai endemica scarsa partecipazione femminile al lavoro, in particolare delle giovani, che continua ad ostacolare lo sviluppo sociale ed economico dell’intero Paese, oltre a rappresentare una delle disuguaglianze più profonde esistenti. La mancanza, inoltre, dei servizi di welfare per la famiglia, con al centro il problema dell’esiguità delle strutture pubbliche per l’infanzia, in particolare gli asili nido e soprattutto a Sud, e di quali misure promuovere per favorire una maggiore condivisione della genitorialità tra uomini e donne. Fino al problema della prevenzione e del contrasto alla discriminazione sul lavoro – gap salariale, posizioni apicali e conseguente gap pensionistico – e della violenza contro le donne. Sono state rese note, tra le altre cose, anche alcune iniziative in cantiere, il Manifesto Cisl per la Giornata Mondiale contro le mutilazioni genitali femminili e la decisione di devolvere quest’anno, in occasione della Festa delle Donne 2017, il nostro “Fondo 8 Marzo” in favore delle popolazioni dell’Italia centrale vittime del terremoto.

Riguardo al tema della valorizzazione del capitale femminile in Cisl, oltre a rimarcare l’importanza delle “quote di genere”, che hanno consentito una strutturazione più equilibrata delle presenze di entrambi i sessi nelle segreterie e negli organismi, in maniera unanime si è levata la voce di investire di più sulla formazione delle donne, tale da offrire alla dirigenza risorse riconoscibili in termini di capacità e preparazione da collocare più agevolmente in ruoli effettivi e non di circostanza. Nelle esperienze di categoria e territoriali del 2016 molti sono stati, ma saranno ulteriormente potenziati, i corsi specifici per contrattualiste, dove, oltre alle rivendicazioni e tutele sul salario, sono entrate a pieno titolo le linee-guida e gli orientamenti sulle diverse forme di violenza e sul welfare integrativo. La Segretaria confederale, Giovanna Ventura, ha tenuto a precisare che l’impegno della Cisl sul riequilibrio di genere non è venuto mai meno e ha accolto la proposta di guardare a possibili miglioramenti in tal senso invitando le presenti a partecipare attivamente ai congressi territoriali portando ciascuna il proprio contributo anche nella fase di stesura dei testi relativi alle “mozioni finali”. Un suggerimento su tutti, ha detto la Ventura, è pensare a cosa si può fare dal punto di vista culturale per essere più incisive, perché, come è stato sottolineato da più parti durante i lavori della giornata, è di questo che si tratta quando si affrontano le questioni legate al mondo femminile.

Il linguaggio ad esempio – ha continuato – riveste importanza fondamentale in questo percorso di cambiamento, sul linguaggio passano le politiche, ed è l’argomento che la Cisl sta cercando di approfondire attraverso una delle due borse di studio vincitrici del bando intitolato a “Carla Passalacqua”. Abbiamo riflettuto, infine, sulla necessità di prestare maggiore attenzione al welfare contrattuale per evitare che si passi da un welfare aggiuntivo ad uno sostitutivo a scapito dei livelli essenziali di assistenza che sono per tutti diritti acquisiti. Insomma, in vista del XVIII Congresso confederale abbiamo di fronte una bella sfida, impegnativa, innovativa, ma, come sempre, alla nostra portata.

Liliana Ocmin: