A partire dall’antichità, per le popolazioni mediterranee l’alimentazione ha rappresentato e rappresenta uno stile di vita, dove il benessere fisico e lo stare insieme ne sono i pilastri. In questo modo, attraverso lo scorrere del tempo, le popolazioni di questa area del globo si sono trasmesse tradizioni e conoscenze culinarie, fino ad arrivare ai giorni nostri in cui si è dato vita ad un consolidato modo di vivere che ha il suo radicamento nella tavola, ossia la Dieta Mediterranea, lo stile culinario più seguito nonché emulato al mondo e Patrimonio Culturale Immateriale dell’Unesco da ormai tredici anni.
In particolare, la cucina italiana e il Made in Italy in tavola sono sinonimo di eccellenza nell’ambito della produzione agroalimentare e vinicola, senza eguali al mondo. Basti pensare che, la stessa, è una delle più esportate al livello planetario, disponendo di quasi 300 prodotti DOP, IGP e STG e oltre 500 vini DOCG, DOC e IGT. In tal senso, abbiamo apprezzato molto la proposta governativa, promossa dai ministri dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Francesco Lollobrigida, e della Cultura, Gennaro Sangiuliano, di far inserire la Cucina italiana nel patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’Unesco. La bontà delle pietanze e dei prodotti dei nostri territori, derivanti dalla varietà storico-culturale del nostro Paese, da sempre apprezzati nel mondo anche in chiave di equilibrio alimentare, potrà così avere un ulteriore riconoscimento internazionale. Allo stesso modo, siamo lieti dell’adozione dei decreti interministeriali riguardanti la certificazione specifica e chiara con l’esposizione in scaffalature separate per la vendita delle farine derivanti da insetti. Inoltre, in qualità di Acli Terra, operando a tutela e promozione degli operatori del mondo rurale e delle marinerie, questi provvedimenti rientrano nei nostri obiettivi di una sempre maggiore valorizzazione del gusto e della nostra peculiare filiera agroalimentare, nonché di assoluta garanzia per i consumatori. Infine, alla luce di quanto detto precedentemente, voglio ricordare che, durante i pasti, si trasmette la cultura di un paese e, stare a tavola, per un italiano, significa anche gioia e famiglia. La cucina e l’agricoltura, quindi, non sono semplice nutrimento, ma comunicano l’essenza più profonda dell’Italia.