Dal primo dicembre 2020 l’Italia detiene la presidenza del G20 e, insieme alla Commissione europea, organizzerĂ a maggio il Global Health Summit, un evento molto importante proprio a causa della pandemia che stiamo vivendo. Anche in Europa viene indicato come un momento di confronto, per avvicinare una serie di Paesi che si sono allontanati proprio a causa del Covid-19, penso al Regno Unito o agli Stati Uniti che, per lo meno sui vaccini stanno applicando la politica America first.
Il Global Health Summit non deve essere visto come un evento di natura solo sanitaria, ma quasi geopolitica. L’Italia ha la grande opportunitĂ di gestire e presiedere un summit di così grande importanza perchĂ©, se non si sconfigge il Covid farĂ fatica a ripartire anche l’economia. A presiedere questo G20 c’è sicuramente Mario Draghi che sta vivendo questa fase da leader internazionale, uno dei primi a chiedere che l’Europa prendesse una posizione contro Astrazeneca che ora è al centro di una causa legale. L’atteggiamento mesi fa non era lo stesso.
Sulla scena internazionale si muove con una certa dimestichezza. Pensiamo anche a ciò che ha detto su Erdogan: parole pronunciate con consapevolezza di poter creare delle reazioni, ma anche di smuovere una serie di conseguenze, ma sapendo di avere la possibilità di farlo. Draghi sa che nelle relazioni internazionali non bisogna usare solo la mano morbida, ma ogni tanto bisogna mostrare anche i muscoli. Se ci si dimostra deboli alla fine si rischia di essere presi per tali.
Il premier Mario Draghi sta dando un po’ piĂą di vigore sia alla politica italiana, sia a quella europea che si trova con una carenza di leadership: la Merkel sta per terminare il suo mandato, Macron deve pensare alle elezioni del prossimo anno, con i conflitti emersi anche con l’episodio del sofĂ -gate. Questo G20 è l’occasione per Draghi di mostrarsi ancora piĂą forte. Il paradosso è la questione economica: l’ex governatore della Bce guida un paese in forte crisi economica e che sarĂ “un osservato speciale” a causa dell’ingente somma che arriverĂ con il Recovery plan. Arrivare al G20, mostrando di essere riusciti a far approvare questo piano, è sì una dimostrazione di forza, ma anche una scommessa, perchĂ© l’Italia è un po’ un gigante dai piedi di argilla.
Sicuramente, Draghi è la persona giusta al momento giusto. L’Italia al momento non ha le capacitĂ economiche per rassicurare gli altri Stati, ma la credibilitĂ del premier sia nel nostro Paese sia all’estero, ha permesso che fosse approvato con piĂą facilitĂ il Recovery plan. Draghi è una di quelle figure destinate a rimanere nella storia dell’Europa.
Il G20 è un’occasione per l’Italia per proiettare in Europa un’immagine di rinascita. Noi abbiamo questo semestre in cui si sono “allineati” il nuovo premier, il Recovery plan, è una stagione molto particolare. La vera scommessa per Draghi è quella di essere un politico in Italia perchĂ© ci sono tante incognite. Questo G20 può essere considerato una sorta di vetrina internazionale per capire se davvero stiamo vivendo un nuovo “rinascimento”.