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Consuntivo spese 2022: la situazione catastrofica per le famiglie italiane

In questi giorni abbiamo stilato il consuntivo delle spese in più che gli italiani, a causa dell’inflazione, dell’aumento dei prezzi e dell’incremento del costo delle bollette, hanno subito nel 2022. Sono emerse cifre catastrofiche e, complessivamente, la ricaduta economica sulle famiglie, sarà di 3900 euro in più su base annuale. È una somma pazzesca che mette in una condizione di grave disagio economico le famiglie. In particolare, la situazione è ancora più critica per coloro che devono pagare anche un affitto. Questi elementi fanno comprendere l’aumento della povertà sancito dai recenti dati ISTAT, si pensi che siamo arrivati ad oltre cinque milioni di persone in grave difficoltà economica. Il consuntivo è drammatico per via di alcune voci fondamentali, come quello relativo ai prodotti agroalimentari, il cui costo medio si è incrementato di oltre mille euro all’anno e più di 1500 euro in più per quanto riguarda l’ammontare delle varie bollette. Il terzo fattore riguarda invece i carburanti che hanno fatto registrare un aumento annuale di oltre 500 euro. Tali voci tracciano un difficile bilancio per le famiglie che, in quest’anno, hanno speso molto di più.

L’elemento più drammatico è costituito dal fatto che, attualmente, non si vede un ravvedimento in riguardo ai prezzi e alle tariffe. Si corre il rischio di trascinare gli aumenti anche nel 2023 e ciò rappresenterebbe una catastrofe. Rispetto a questo, per l’abbassamento delle tariffe, bisogna assolutamente andare nella direzione dell’abbattimento dei costi energetici e di trasporto, ossia le due voci che determinano maggiormente l’aumento dei prezzi. È fondamentale un tetto per l’energia e il gas, nonché una verifica sulle speculazioni in riguardo ai carburanti, dato che il prezzo del petrolio è in netta discesa rispetto ai mesi scorsi. Oltre a ciò, è necessario ampliare la solidarietà, per la quale, le diverse associazioni benefiche, fanno molto e aiutano le famiglie più indigenti. Quindi, è necessario continuare in questa direzione, ad esempio attraverso la detassazione dei beni di prima necessità. Tali manovre, se attuate, porterebbero ad una riduzione dei vari costi a carico delle famiglie e, di conseguenza, un maggior potere d’acquisto.

Rosario Trefiletti: