Le ultime rilevazioni dell‘Istat, per quanto riguarda il futuro economico degli italiani, sottolineano che non si è ancora usciti dall’incertezza e da una situazione di grave crisi concernente il tasso di inflazione. In particolare, tale dato, si è attestato l’anno scorso all’8,1% e quest’anno attorno al 6%, ciò ha fatto sì che, il potere d’acquisto delle famiglie italiane, in totale, è stato corroso dal 14 – 15% di inflazione. Questo è un dato assai grave e ancora non si prevede un abbattimento molto forte, pertanto c’è ancora incertezza. La notizia positiva è costituita dal fatto che non siamo in recessione e il dato di sviluppo del paese confermato allo 0,9 – 1%, pur non portando ottimismo, fa capire che non siamo caduti in forme recessive.
C’è però un dato molto grave, fornito dall’Istat e relativo alla caduta del potere d’acquisto del 3,7%. Noi consideriamo tale valore sottostimato e ciò e dovuto, non solo all’inflazione, ma anche a quello che gli italiani devono pagare in più per i mutui e i vari pagamenti rateali. Quindi, per le famiglie italiane, la situazione è ancora negativa. Se nel giro di tempi brevi si riuscisse a introdurre tutte le misure previste dal Pnrr potremo essere maggiormente ottimisti perché con investimenti adeguati e infrastrutture si migliora la vita delle famiglie e il tasso di occupazione, aumentando così anche il loro potere d’acquisto. Questo è il nostro auspicio: si facciano presto e bene gli investimenti che si possono mettere in campo.