Un sms per informare i percettori del Reddito di Cittadinanza che non ne avrebbero più beneficiato. Una tipologia di informazione che non mi è piaciuta. Avrei preferito un maggior equilibrio e una maggiore razionalità nell’affrontare una problematica che incide su milioni di cittadini italiani. L’abolizione del Reddito di Cittadinanza comporterà una ulteriore diminuzione del potere d’acquisto, già peraltro duramente provato dall’inflazione galoppante, dai salari che sono al palo e dal mancato adeguamento delle pensioni al costo della vita. Questi elementi si ripercuoteranno negativamente sul potere d’acquisto delle famiglie colpite dal provvedimento, ma anche sull’intera filiera agroalimentare per il decremento nei consumi di questa tipologia di prodotti.
Avrei quindi auspicato una strada in cui, con l’accelerazione degli investimenti nell’ambito del Pnrr, si fosse cominciato e si cominciasse a far sviluppare in maniera diversa la nostra economia, permettendo così ai giovani di entrare nel ciclo produttivo affinché possano fare a meno delle misure di sostegno al reddito. Inoltre, sarebbe utile mettere in campo altri strumenti, come ad esempio i corsi di formazione, l’intervento dei comuni nonché un’interfaccia più giusta tra domanda e offerta di lavoro. Avrei agito in maniera molto diversa. Spero che, quantomeno, si intervenga celermente sui processi di investimento e di raccordo molto stretto per quanto riguarda il mondo del lavoro.