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Colla miracolosa del potere

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C’è una colla straordinaria, quasi miracolosa, che ha la capacità di cambiare l’umore, placare gli animi, far diventare miti e trasformare i grandi rivoluzionari in amanti delle pantofolePer colla, non intendiamo quella droga nefasta che assumono i bambini poveri delle baraccopoli per riempirsi lo stomaco e far dimenticare la fame ma di una colla usata sia dai ricchi che da una moltitudine di “pidocchi rifatti” in tutti i settori della società, Chiesa compresa. Quanta gente, appena riceve un ruolo di responsabilità e che dovrebbe essere di servizio alla collettività, cambia il proprio comportamento diventando snob con fastidiose arie di superiorità. Siamo abituati ad ascoltare la solita espressione “no, quando assumerò io quel ruolo non cambierò assolutamente !! “ e a vedere, poi, come avviene proprio l’esatto contrario. Per non parlare di quelli che amano incollarsi a certe poltrone in nome della fede e della carità imponendo i macigni sugli altri, spadroneggiando senza scrupoli, imponendo fardelli, coscientemente oziosi a giudicare gli altri. La superiorità di classe, di ceto, di razza, di religione che sembrava superata, nei fatti predomina nella forma di un classismo esasperato e roboante. Lo vediamo anche in quei politici comici, tali in tutti i sensi, che prima di arrivare al potere facevano le barricate ed ora che lo esercitano hanno imparato in fretta ad esseredei democristiani 2.0, sorprendentemente modesti e silenziosi ! Interessante come la colla del potere stravolge l’uomo fino a renderlo schiavo di un social, di un commento, di una critica. I potenti dei nostri tempi hanno carriere lampo, si bruciano in fretta e il volo della farfalla è sempre più limitante, forgiato da succulenti calunnie e diffamazioni da cui doversi continuamente difendere. Anche dentro il mondo cattolico il potere influisce molto, specie su quella parte piegata alle logiche del mondo. Logiche che non dovrebbero appartenere ad una realtà chiamata a non seguire la mentalità terrena. Eppure un pò in tutta la cristianità si insegna troppo spesso l’arte di un potere ben poco evangelico e che scade in un'ipocrisia smisurata. In questo caso la colla di cui parliamo è realmente miracolosa perché i vari leader ecclesiastici – per non parlare di quei laici più chierici di un chierico- sfogano tutta la propria patologia del potere sottomettendo gli altri in nome di Dio, usando questo povero Creatore per manipolare il prossimo invece di servirlo umilmente. Non c’è settimana o mese senza che il vicario di Cristo, non a caso osteggiato all'interno della sua Chiesa – denunci questi comportamenti anticristiani richiamando alla conversione e al cambiamento di rotta proprio le gerarchie. Ma gli appelli  continui e pressanti di Papa Francesco hanno dato ancor più fastidio di quelli dei suoi predecessori, forse perché troppo diretti e ripetitivi al punto da offendere i principi e le principesse di una corte a cui il Pontefice delle periferie ha deciso di non interessarsi. Alcuni buonisti che fingono di seguirlo però sono peggio delle vipere, false e pronte a sputare il proprio veleno al momento più opportuno proprio come avviene in tutti gli altri ambiti della vita sociale. Diremmo che nel mondo ci sono anche loro, incollati ai piccoli o grandi orticelli, intenti ad aggrapparsi alle realtà associative come fossero feudi da difendere a colpi di invidia e gelosia, di maldicenza e di spietatezza. Il potere umano segue logiche che devastano e i risultati si vedono un po’ ovunque. 

Macario Tinti: