Alla difficile situazione sociale ed economica dell’Italia, si unisce la crescente assenza dell’Etica in quasi tutti i settori della società, in particolare nella “società politica“. Mi soffermo con alcune considerazioni sulla mancanza dell’Etica nella società della globalizzazione.
Mi auguro che possano essere utili per una riflessione tra le numerose associazioni cattoliche e per quelle ispirate da un umanesimo cristiano che dovranno prendere delle decisioni nelle prossime elezioni politiche per la scelta dei partiti politici e dei candidati da sostenere. Un “preoccupante appello” che sottopongo alla riflessione di tutti è il seguente: “….c’è una condizione che abbraccia tutte le altre e complesse criticità della società contemporanea: è, a mio avviso e di molti altri che la condividono, l’Etica”.
L’Etica, da una valutazione generale e condivisa, si è andata progressivamente, da molti anni, affievolendo nella società della globalizzazione e in Italia in maniera più grave, in tutti i settori di attività e in particolare nel campo della politica. E’ opinione riscontrata nella realtà che in politica chi si candida non lo fa più, da molti anni, per servire la Politica, ma per servirsi della politica e molti politici, che si dichiarano cattolici, hanno dato e danno un pessimo esempio come tutti gli altri politici che appartengono a culture diverse.
Per tentare un recupero morale ovvero frenare questa crisi inarrestabile della società contemporanea, proponiamo un rinnovato impegno con questi obiettivi:
– riportare l’insegnamento dell’Etica, prioritariamente come Educazione civica nelle scuole e in generale nella formazione della classe dirigente, nella società, in particolare nella politica.
– ripristinare l’equilibrio rotto tra Politica ed Economia/Finanza con quest’ultima che da numerosi anni fissa gli obiettivi e comanda sulla politica che è del tutto succube.
– riportare l’Etica nell’equilibrio del principio del Noma (Non Overlapping Magisteria), come è stato per secoli quando era la Politica con la P maiuscola a fissare gli obiettivi del popolo e l’Economia era uno strumento per raggiungere quegli obiettivi,
– ripristinare le regole della legge Glass- Stegall Act la cui eliminazione nel 1999 da parte di Bill Clinton, Presidente USA, ha permesso l’invasione per trilioni di dollari di una moneta virtuale (derivati- futures), garantita da debiti…, da parte delle banche commerciali e finanziarie.
In particolare, in Italia, ripristinare la Legge bancaria del 1936, il cui nefasto e colpevole superamento, stabilito dal decreto legislativo n.481 del 14 dicembre 1992 con il quale si abolì la separazione bancaria, determinò l’annullamento del vincolo fondamentale per lo sviluppo della nazione
– No al neo liberismo ovvero No al finanz- capitalismo cioè a una politica succube della finanza basata sullo scarto dell’uomo (fissata nel 20-25% di scarto)
– No a chi vuole togliere la presenza di Dio nella vita pubblica
– No ai “politici di lungo corso” che si dichiarano democratici, cattolici e/o popolari, ma che vogliono solo riciclarsi ancora una volta dopo le pessime prove e l’inganno ai danni degli elettori cambiando schieramento politico………”
Chiederei, che ciascuno commentasse questa nota, anche respingendola integralmente con le sue argomentazioni, perché come ci raccomanda Papa Francesco, nell’Enciclica “Evangelium Gaudium“: “Serve sempre il dialogo e il confronto, fatti con sincerità. Condividiamo che è questo un metodo da seguire nella ricerca della verità, che ci aiuta a ritrovare un nuovo punto di avanzamento reciproco nella comprensione dei difficili problemi dell’umanità dell’era digitale”.
Concludiamo con questa citazione attualissima di Santa Caterina sia per noi cattolici, sia per tutti coloro che sentono di ispirarsi all’umanesimo cristiano: “Avete taciuto abbastanza. E’ ora di finirla di stare zitti! Gridate con centomila lingue. Io vedo che a forza di silenzio il mondo è marcito”. E ancora: “Non accontentatevi delle piccole cose. Dio le vuole grandi. Se sarete quello che dovete essere, metterete fuoco in tutta Italia”.