Questo per dire di Roma e dei palazzi del potere assediati, anche se tutto il Paese sembra ormai sul piede di guerra. Di oggi il blocco dei traghetti a Villa San Giovanni, in provincia di reggio Calabria, da parte di un gruppo di precari. E poi le vertenze private, dall’Ast di Terni a quella Meridiana in Sardegna, fino ai dipendenti Alitalia in esubero, che nei giorni scorsi hanno paralizzato lo scarico bagagli.
In un panorama del genere, non sempre è possibile gettare la croce addosso ai “gufi”, anzi è evidente che qualcosa non funziona. Di ieri la durissima reprimenda della UE sui conti italiani. La Commissione ha rivisto al ribasso le stime della crescita, mentre a quanto pare l’indebitamento del Belpaese l’anno prossimo sarà ai massimi di sempre, al 133%. Una valanga di denaro insomma che esce dalle casse pubbliche ma che, almeno a leggere le cronache, non pare alimentare i fondi per lo stato sociale. Lo raccontano le migliaia di persone che protestano in piazza. A cominciare dai malati di Sla.