Intervento

Alcuni consigli per risparmiare sul riscaldamento

Riguardo al prezzo dei pellet e alla loro lavorazione, c’è stato un aumento considerevole, nell’ordine di oltre il 100%, che avrà una ricaduta negativa sulle famiglie che utilizzano le stufe alimentate con questo combustibile. Avremo preferito che, tali aumenti, non ci fossero perché, in genere, le famiglie che si scaldano con questi prodotti le quali, per la maggior parte, sono quelle a basso reddito, subiranno un notevole aumento per i prezzi del riscaldamento.

Ci sono però degli accorgimenti che si possono attuare per risparmiare sul riscaldamento, indipendentemente dal tipo di impianto utilizzato, quali ad esempio, l’areazione solo al mattino dei locali della casa e poi tenere chiuse le finestre e la porta di ingresso per mantenere il calore. Non bisogna poi collocare sui caloriferi o sulle stufe ad asciugare la biancheria, perché ciò abbatte tremendamente il potere riscaldante. Inoltre, mi sento di consigliare di non utilizzare o quantomeno farlo il meno possibile il ferro da stiro, in quanto si scalda a resistenza e consuma molta energia. Inoltre, occorre spegnere la luce di stand-by di molti oggetti, come ad esempio i televisori o i decoder. Facendo queste operazioni si può risparmiare il 35/40 % dell’energia elettrica in bolletta.

Riguardo ad alcune forme di riscaldamento, ci sono degli incentivi che possono portare a un risparmio del 65%, mi riferisco in particolare a due prodotti, la caldaia a condensazione che può far risparmiare fino al 40% delle spese di riscaldamento e si può avere un incentivo del 65%. Certo, costano, ma si può ammortizzare nel breve periodo le spese per riscaldare. L’altro aspetto riguarda la pompa di calore, ossia quella forma di riscaldamento molto utilizzata, soprattutto nei paesi del nord Europa. Nel dettaglio, è una sorta di condizionatore che ha una duplice funzione, ossia fare riscaldamento d’inverno e refrigerazione d’estate. In questo caso gli incentivi variano ma, in alcuni casi, possono arrivare al 65% e possono far risparmiare la bolletta del 35/40%. Sono però oggetti costosi e chiederemo al governo che gli incentivi siano più alti per le famiglie a basso reddito, portando ad esempio gli stessi all’80% per coloro che hanno un Isee più basso. Così si aiuterebbero le famiglie e, allo stesso tempo, si incentiverebbe la riconversione energetica.

Rosario Trefiletti

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