Come ho già avuto modo di esporre nel corso di un intervento alla trasmissione tv “Stasera Italia” andata in onda su Rete4, rivolgo l’invito ad acquistare prodotti italiani. Manca meno di un mese a Natale, le nostre città brulicano già di persone intente a fare acquisti da regalare ai propri cari. Ebbene, se ci impegniamo tutti ad acquistare prodotti fatti in Italia, sarà un beneficio per tutta la comunità nazionale. Sappiate che dietro ogni prodotto italiano ci sono dei nostri connazionali che lavorano per portare a casa i soldi per le proprie famiglie. E ci sono tantissime aziende, le piccole, che in questi anni sono state costrette a fare salti mortali pur di non chiudere. Sono quelle aziende che hanno preferito garantire lo stipendio ai propri dipendenti anziché onorare chissà quali gabelle di tasse oppure andare in banca a chiudere i contenziosi. Certi imprenditori sono stati eroici, cerchiamo di dar loro una mano.
È vero, alcuni obiettano che molte aziende tradizionalmente italiane sono finite in mano agli stranieri. Bisogna tuttavia considerare che esse continuano a produrre sul suolo italiano e, dunque, consentono ancora a lavoratori italiani di portare a casa uno stipendio. Noi consumatori abbiamo lo strumento per fare acquisti in maniera consapevole. Per capire se un prodotto viene effettivamente prodotto in Italia, basta guardare il codice a barre, il quale inizia con tre cifre dalle quali è possibile verificare la provenienza del prodotto: se il codice inizia con un numero compreso tra l’800 e l’839, significa che il prodotto è stato fatto in Italia, a prescindere che il gruppo che ha rilevato l’azienda sia o meno nazionale.
Dare la precedenza ai prodotti italiani è un vantaggio anche per chi acquista, perché essi si rivelano sempre i migliori. I nostri prodotti sono estremamente controllati, pertanto rappresentano una garanzia dal punto di vista sanitario e della qualità: i Nas dei Carabinieri svolgono un eccezionale lavoro, facendo dell’Italia un’eccellenza mondiale anche nel campo della sicurezza alimentare. Se ciascuno di noi si prenderà l’impegno di comprare italiano, forse questo Natale sarà più felice per le nostre aziende, per i nostri lavoratori, per la nostra economia e quindi per tutta la comunità nazionale. Un Paese si rilancia soprattutto attraverso la solidarietà tra chi condivide la stessa Patria. E la solidarietà passa anche attraverso il commercio consapevole. Grazie.
Antonio Maria Rinaldi – economista, professore universitario