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Un “panettone sospeso” per duplicare la solidarietà a Natale

Interris.it ha intervistato Gloria Ceresa promotrice, insieme a Stefano Citterio, dell’iniziativa “Panettone Sospeso”

Gloria Ceresa, unitamente a Stefano Citterio, ha ideato e fondato l’associazione “Panettone Sospeso ETS”, un’organizzazione no profit il cui scopo è quello di raccogliere e donare un simbolo del Natale e della condivisione: il panettone, a coloro che, nella città di Milano, sono meno fortunati e vivono in povertà e solitudine. Un progetto solidale che ricalca il famoso gesto, della tradizione napoletana del “caffè sospeso”, ossia pagato ma non consumato, che resta appunto “sospeso” ed offerto a chiunque entrerà nel bar e ne farà richiesta. Con l’iniziativa “Panettone Sospeso” la solidarietà si duplica: le pasticcerie milanesi aderenti all’associazione, per ogni panettone lasciato in sospeso, ne aggiungono un altro da devolvere in beneficenza, raddoppiando così la donazione.

Foto gentilmente concesse da Panettone sospeso Ets

L’intervista

Come nasce l’iniziativa “Panettone Sospeso” per regalare un buon dolce Natale ai meno fortunati?

“Nel 2018, l’azienda meneghina Vergani, si rivolse alla nostra agenzia ‘MCS & partners srl‘ per una campagna di solidarietà a favore della onlus milanese ‘Pane Quotidiano‘ di cui ricorrevano i 120 anni di attività e ideammo l’evento ‘Panettone Sospeso’. Con le modalità del caffè sospeso, della tradizione partenopea abbiamo progettato di lasciare pagato, appunto ‘in sospeso’, un panettone Vergani per chi non poteva permetterselo. Il donatore acquistava il panettone ‘sospeso’ presso uno dei due negozi Vergani di Milano ed al termine delle due settimane di raccolta dei panettoni ‘sospesi’, la famiglia Vergani ne raddoppiava il numero.  In quell’anno, i panettoni sospesi vennero devoluti a ‘Pane Quotidiano’ consentendo alle famiglie più in difficoltà di celebrare il Natale con il dolce tradizionale. Io e Stefano, entusiasti del progetto ideato per il cliente Vergani, decidemmo di creare una nostra associazione no-profit che abbiamo chiamato ‘Panettone Sospeso ETS’ per rendere l’iniziativa di solidarietà non più occasionale ma permanente. Così, dal 2019, ogni anno, a Milano, dal 23 novembre sino al 22 dicembre, replichiamo l’evento dando la possibilità, a chiunque voglia fare beneficenza, di lasciare ‘in attesa’ il panettone per quanti non hanno la possibilità di acquistarne uno”. In 5 anni abbiamo raccolto 7mila panettoni ‘sospesi’ che abbiamo destinato agli enti e alle associazioni del terzo settore che concordiamo, preventivamente, con il Comune di Milano, in base a quelle che risultano essere le situazioni di indigenza più drammatiche”.

Foto gentilmente concesse da Panettone sospeso Ets

Come funziona questo progetto connubio di solidarietà e arte dolciaria artigianale?  

“Fanno parte della nostra associazione ‘Panettone Sospeso ETS’ tredici pasticcerie artigianali di Milano (per un totale di 23 punti vendita) presso le quali è possibile acquistare e lasciare il panettone ‘in sospeso’ da donare a coloro che vivono in stato di indigenza o di grave emarginazione; ad ogni panettone ‘sospeso’, le pasticcerie ne aggiungono un altro, raddoppiando così la donazione. Quest’anno, sesta edizione dell’iniziativa solidale, i panettoni raccolti saranno donati a Casa Jannacci (che sosteniamo fin dal 2019), la casa di accoglienza del comune di Milano, e a due Hub di ‘Aiuto Alimentare’ della rete Milano Food Policy: l’Hub Aiuto Alimentare Centro della Fondazione IBVA e l’Hub Aiuto Alimentare Gallaratese della Fondazione Terre des Hommes Italia ETS. Questi Hub lavorano insieme alla rete QuBì che contrasta la povertà nelle famiglie con minori”.

Foto gentilmente concesse da Panettone sospeso Ets

Chi non vive a Milano come può contribuire a donare panettoni meneghini a coloro che versano in stato di bisogno e vulnerabilità?

“Sul sito dell’associazione: panettonesospeso.org c’è un apposito campo cliccabile che permette di fare una donazione inviando denaro, con il quale l’associazione provvederà ad acquistare i panettoni artigianali così da consentire anche alle persone che si trovano a vivere sotto la soglia di povertà di celebrare il Natale con il dolce tradizionale che evoca il calore degli affetti più cari e la dolcezza dello stare in famiglia. Quest’anno una banca di Milano ci ha contattato per devolvere la somma destinata ai regali dei dipendenti, i quali hanno voluto compiere un gesto di solidarietà verso chi è meno fortunato. Denaro con il quale abbiamo acquistato circa 100 panettoni artigianali”.

Anche la scelta di donare panettoni artigianali, piccoli gioelli creati da veri artigiani con una profonda passione per il proprio mestiere, ha un suo significato simbolico?

“Certamente, donare gli stessi panettoni prelibati che mangiamo noi – vere e proprie creazioni natalizie originali e fantasiose, prodotte nei laboratori di pasticceria – è un gesto di inclusione sociale: un simbolo di abbattimento di qualunque forma di discriminazione all’interno della società. L’obiettivo dell’iniziativa ‘Panettone Sospeso’ è proprio quello di consentire anche ai non abbienti di avere, nel giorno di Natale (i panettoni vengono consegnati il giorno della vigilia), lo stesso prelibato panettone artigianale che si trova sulla tavola di tante famiglie italiane. Panettone che, se non fosse donato, viste le condizioni economiche in cui versano coloro che lo ricevono, non potrebbero mai mangiare o non possono più mangiare, perché non possono permettersi di acquistarlo. Il nostro desiderio è quello di dare dignità al Natale, soprattutto in questo periodo in cui è aumentata la povertà anche nel ceto medio. La scelta del bene materiale, oggetto della donazione, è correlata al messaggio che vogliamo trasmettere: la sensibilizzazione a donare le stesse cose che scegliamo per noi stessi, magari privandocene o acquistandone di meno, a far entrare lo spirito natalizio in ogni luogo, regalando una carezza e attimi di dolcezza a chi è meno fortunato di noi”.

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