La giovinezza è l’età verde. Un’immagine che vale non solo in senso anagrafico o figurato, dato che l’attenzione e la sensibilità per i temi ambientali, come gli effetti del cambiamento climatico, l’adozione di stili di vita più ecologici, la conservazione della natura e il benessere dei viventi sono diffusi tra ragazze e ragazzi, dai bambini fino ai giovani adulti. Uno di loro, Nicola Costanza, laurea in Scienze ambientali, guida ambientale e divulgatore social, ha pubblicato la sua opera prima, “30 giorni per ‘salvare’ il pianeta”. Una raccolta di consigli edita da Giacovelly Ecofriendly, che lancia una provocazione. “La Terra è resiliente, è sempre andata avanti nonostante ci siano state cinque estinzioni di massa”, spiega l’autore a Interris.it, “lo scopo del libro è accompagnare l’umanità verso il cambiamento per ridurne l’impatto il più possibile”.
Coscienza ambientale
La scintilla della curiosità si accende durante l’infanzia, tra documentari sulla foresta amazzonica e libri sugli animali – “i miei genitori, in modo quasi inconsapevole, mi hanno indirizzato verso quello che sono oggi”, racconta Costanza – ma l’evoluzione dell’interesse in uno scopo è avvenuta dopo. “Un percorso di crescita personale mi ha dato il coraggio di guardarmi dentro e quando ho preso coscienza di non essere nel posto giusto, ho deciso di cambiare facoltà e passare da Scienze motorie a Scienze naturali”, prosegue. L’estate scorsa è arrivata la laurea magistrale con specializzazione in conservazione ambientale. Il connubio tra attività fisica e natura lo ha portato a fondare nel 2021 l’associazione Alba Adventure Life, con cui organizza trekking ed escursioni dalla Puglia fino in Islanda.
Divulgazione gentile
Dai contenuti che Costanza pubblica sui social emerge una comunicazione gentile: “La chiarezza, la comprensione e la gentilezza aiutano a parlare agli altri e a donare consapevolezza”. La spinta a diventare divulgatore scientifico gli è venuta da una frase al termine del documentario “Un oceano di plastica”: “Racconteremo questa storia perché dalla conoscenza deriva l’attenzione e dall’attenzione il cambiamento”. “Il mio focus è divulgare la natura per proteggere il pianeta, una percentuale di persone che mi ascolta farà proprio quello che dico”, spiega.
Ecoansia e speranza
Oggi parla molto di ambiente, anche se fanno principalmente notizia gli eventi estremi, i record negativi e gli scarsi progressi nella lotta al cambiamento climatico nei consessi internazionali deputati, come le Cop. Un racconto non sempre preciso, commenta l’esperto, e che lascia il segno, come l’ecoansia, “Il libro vuole fornire le competenze per affrontare l’ansia climatica. Il titolo è provocatorio perché non c’è un pianeta da salvare, dato che la Terra è resiliente e va avanti, bensì l’umanità da accompagnare verso il cambiamento per ridurne l’impatto il più possibile”. Poiché questo malessere sembra colpire soprattutto i giovani, Costanza è tornato nella sua vecchia scuola superiore come docente, per sensibilizzare le nuove generazioni sulla coscienza ambientale e su scelta di vita ecologiche, organizzando anche uscite nella natura con gli studenti. “Vedo tanti bambini e ragazzi interessati all’ambiente, ho speranza per il futuro”, osserva.
Il consiglio
Dall’incontro tra un sogno nel cassetto – anzi, “un file già nel mio computer” – e un editore attento alla sostenibilità, all’equità di genere e a progetti sociali, come quello di Zero CO2 per la riforestazione di terreni degradati in Guatemala, nasce “30 giorni per ‘salvare’ il pianeta”. Giacovelli Ecofriendly, marchio editoriale della casa editrice indipendente pugliese Giacovelli editore, contatta Costanza per proporgli di scrivere un libro e lui accetta, dato il comune sentire. “Sono il loro primo autore esterno, è bello iniziare questo percorso insieme. Un’opera del genere era un mio sogno nel cassetto, anzi era un file già nel mio computer, e loro sono genuini e con grandi ideali”. Costanza ci lascia con un consiglio: “‘Contagiarsi’ di consapevolezza e conoscenza in maniera gentile, senza pressioni e comprendendo perché qualcuno fa una certa cosa, ascoltando anche le opinioni diverse dalla nostra”.
