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Carlo Acutis tra gli adolescenti di Roma. Una sua reliquia in Parrocchia

Don Diego Del Fa, viceparroco della Chiesa S. Maria Maddalena dei Pazzi - Roma (foto: Francesco Vitale)

Si trova a Roma nella Parrocchia S. Maria Maddalena dei Pazzi, nel quartiere Nomentano, la reliquia di Carlo Acutis. Si tratta di un piccolo indumento, forse una maglietta appartenuta al futuro Santo. La sua canonizzazione avverrà ad aprile durante il Giubileo degli Adolescenti. La Reliquia andrà in pellegrinaggio anche in altre Parrocchie della diocesi di Roma grazie alla preziosa collaborazione della Pastorale Giovanile e dell’Azione Cattolica. Interris.it ha incontrato il viceparroco don Diego Del Fa che ha organizzato incontri nelle scuole medie del quartiere, presentando la figura di Carlo Acutis ai ragazzi. Gli studenti sono stati particolarmente colpiti dalla vita ordinaria di Carlo e da come ha saputo rendere straordinaria la sua vita quotidiana.

Una figura molto attuale

Sono stati incontri molto belli con ragazzi e ragazze molto interessati alla figura di Carlo – racconta don Diego – perché è una figura di un giovane estremamente vicino alla loro età e per questo vedere un giovane che ha reso della sua vita un qualcosa di straordinario a partire dall’ordinario, dal quotidiano di tutti i giorni è un qualcosa che li ha molto interessati”.

Originali e non fotocopie

Significativa la scelta di rivolgersi a giovani della stessa età di Carlo, presentando un pensiero che non solo è attuale, ma anche vicino al loro modo di comunicare e di vivere. “E’ stato bello poter annunciare loro che siamo chiamati ad essere originali e non fotocopie, come diceva Carlo, in un tempo nel quale l’adeguarsi alla massa, all’essere un po’ come vogliono gli altri; noi invece abbiamo annunciato qualcos’altro, la bellezza di essere originali, la bellezza di poter prenderci cura della nostra unicità, delle nostre passioni, dei nostri desideri per poter rendere della nostra vita un capolavoro”

La reliquia di Carlo Acutis: un frammento di un suo indumento (foto: Francesco Vitale)

L’interesse per l’informatica senza rinunciare alla Parola

Per i ragazzi di oggi questo annuncio è molto importante, soprattutto in un tempo in cui siamo portati a una vita digitale e artificiale, possono riscoprire un annuncio di bellezza e provare a puntare alle cose più alte della vita. E lo possono fare con un esempio, quello di Acutis, che utilizzava internet, senza dimenticare la bellezza della parola e delle relazioni. “Carlo – ha riflettuto ancora don Diego – ha vissuto il suo amore anche attraverso questa passione che aveva per l’informatica, soprattutto il suo amore per Cristo perché ha messo a frutto il suo talento anche nella realizzazione di alcune mostre, di alcuni lavori sui miracoli eucaristici di Cristo, sulle apparizioni della Madonna e quindi è stato interessante parlare di un santo che ha utilizzato ciò che noi utilizziamo quotidianamente, ovvero l’informatica soprattutto e fargli vedere che si può utilizzare in un modo diverso, in un modo fecondo, in un modo bello, nel modo più vero e bello possibile”.

Le attività della Parrocchia

In questi giorni la Parrocchia vivrà momenti di adorazione e condivisione attraverso incontri con i vari gruppi che offriranno la possibilità di conoscere la figura di un giovane che è stato straordinario nella sua ordinarietà e semplicità. Un santo dei nostri tempi a cui giovani e adulti possono richiamarsi.

Francesco Vitale: