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Quando la vita ha bisogno di cose nuove

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La vita ha bisogno delle cose nuove. Oggi spesso le chiamiamo “progetti”. Sono quelle idee che hanno coraggio di essere talmente audaci e forti da arrivare a essere implementate. Solo così possiamo crescere e andare avanti. Tuttavia, fare un progetto è in se una sfida. Richiede uno sforzo. Disturba il ritmo a cui siamo abituati. Porta a correre un rischio. In effetti può cambiare anche molte cose. Quindi, benché viviamo e stiamo meglio grazie ai progetti, abbiamo paura di loro. Di solito preferiamo che non ci coinvolgano. E se accade cosi, almeno ci auguriamo sia al piccolo costo. Però dai progetti non si può fuggire. Fanno parte anche della storia di salvezza. Non sono un gran progetto, anzi, un “progetto dei progetti” la creazione e la salvezza? E la Chiesa? Che slancio! Che forza e quale effetto!

Nel Vangelo di oggi possiamo vedere un po’ la strategia progettuale di Dio stesso. Manda il suo Figlio. È più che un manager o un imprenditore (anche se recentemente si pubblicano i libri proprio su Gesù come su un “manager”). Piuttosto tutti i manager dovrebbero imparare da Lui l’efficienza, lo stile e le strategie. Siamo solo all’inizio del progetto, ma la scena è spettacolare. Ci sono i collaboratori. Hanno i mezzi giusti. C'è una bella organizzazione. Ci sono le chiare istruzioni, c’è l’effetto. E quale! Sopratutto c’è la missione e anche l’entusiasmo: una prospettiva e un fervore che raccoglie e rapisce tutti e tutto. Non basterebbe dire che sono motivati. Il progetto è loro perché sono convinti, presi da Gesù, si affidano a Lui e vedono che questo funziona. Questo gli dà tanta gioia. Ognuno è importante, ha il suo ruolo ben definito. La bellezza e la sfida del progetto, fa che collaborino naturalmente gli uni con gli altri, che vadano “due a due”. Sulle ali del loro entusiasmo possono affrontare le circostanze difficili della loro missione – anche scomodità, rifiuto, pericoli. L’entusiasmo è più forte che tutte queste vicende: da loro delle forze sovrannaturali. Anzitutto viene mantenuto e rafforzato dagli effetti spettacolari della loro missione. La bellezza e la straordinarietà del progetto sono cosi grandi che si può sopportare tutto. Anzi, cresce anche la gioia…

E questo progetto dura finora. Ne beneficiamo ma ne siamo anche partecipi. È sempre Gesù che ci manda. La sfida, la missione, la prospettiva, la strategia e lo stile sono come prima. Forse ancora più grandi. Il progetto già va avanti da secoli. Rimane solo da chiedersi: abbiamo lo stesso entusiasmo? La stessa determinazione? La stessa gioia?

padre Bernard Sawicki: