Stiamo vivendo l’ultima domenica d'Avvento, un momento di grazia, perché ancora una volta il Signore nella Sua bontà e misericordia ci dona una possibilità di convertirci, di lasciare le nostre ragioni e i nostri piani, per affidarci ai suoi disegni d’Amore. Come fanno Maria ed Elisabetta: si sono affidate all’annuncio ricevuto. Questo fidarsi ha fatto spazio, nel loro grembo, ai disegni di amore del Signore. Questi disegni sono per ciascuno di noi e in questo Natale il Signore viene ancora una volta a “chiederci il permesso” di realizzarli. Il tempo di preparazione al Natale, che si sta concludendo con questa domenica, ci aiuta a rispondere all’invito del Signore: “vegliate”, cioè non vivete da sciocchi, cercando solo di realizzare i vostri piani di felicità, preoccupati solo di accumulare vane consolazioni, cercando di passare di vacanza in vacanza, magari aspettando solo un’occasione per “evadere”, per non pensare.
La vita ci è stata donata per qualcosa di più importante e di più profondo di questo: non sprechiamola, perché ogni giorno abbiamo l’occasione per entrare nella ricchezza vera, di incontrare il senso profondo della nostra vita. Questo tempo di Avvento dunque porta con sé questa Grazia: poterci rinnovare nel profondo. Un’occasione per ricominciare a vivere con Sapienza. Il Signore di nulla più si rallegra che di vederci felici; per questo ci aiuta ad entrare nella verità, e talvolta lo fa anche correggendoci. Quando vede che ci stiamo perdendo, ci manda fatti per svegliarci, mai per punirci: se sappiamo leggerli con i suoi occhi, ci accorgeremo che dietro ogni avvenimento della nostra vita, anche quelli più difficili da capire o da accettare, è nascosto un disegno di Salvezza.
E allora affidiamo tutto a Lui, viviamo il Natale vero, la nostra rinascita nello Spirito di Cristo: nessun regalo più bello di questo potremo ricevere, perché niente vale più della Pace nel cuore. Chiediamo quella fiducia che ci testimoniano la Vergine Maria e Santa Elisabetta; è l’abbandono ai Suoi disegni che permette a Dio di fare breccia nei nostri cuori e a noi di ricominciare ad essere uomini e donne che portano una “pienezza di vita”, ad essere persone felici.