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Il rischio di un'Italia senza giovani

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Continua il processo di lunga e costante perdita di popolazione dell’Italia con dati sempre più preoccupanti: i decessi ormai sono largamente superiori alle nascite. I dati disastrosi della nostra demografia non fanno più  impressione a nessuno. La peggiore cosa è che si è entrati nella logica della ineluttabilità: una serie di scusanti che possono avere anche qualche fondamento; ma quando il trend negativo persiste e si aggrava da molti anni, è in atto qualcosa di molto profondo. Dicevamo che muoiono più persone di quante ne nascono, e a questo grave fenomeno si aggiunge il numero sempre crescente di giovani, molti dei quali laureati, che emigrano in Europa e nei vari continenti. Se ne vanno non solo dal Sud (senza più giovani), ma anche molti dal Nord. Insomma credono che in Italia non ci siano più grandi prospettive; ma sbagliano.

Oltre a questo andamento negativo, ce ne sono purtroppo altri: crescono le coppie che non si sposano, tanti si sposano tardi, alcuni di quest’ultimi  si separano presto. Con queste dinamiche e’ certo il risultato pessimo: pochi riescono ad avere le condizioni ottimali per progettare di avere figli. È vero che la crisi economica scoraggia, così come le scarsissime politiche per la famiglia, come la esigenza dell’impegno lavorativo delle donne per il bilancio familiare. Ma questi aspetti, da soli, non convincono, considerando la macroscopicita’ di quello che avviene. Nella società italiana si esprime un male più profondo: una infondata condizione di malumore, un volontà accentuata a non avere responsabilità, ripudio di ogni tradizione e ricerca delle vie che conducono ad un’etica sostenuta dalla spiritualità e dal significato della nostra vita. Credo che i Cristiani in queste circostanze debbano fortemente responsabilizzarsi in una azione missionaria a favore dei giovani ed italiani tutti , nel saper ben indicare le vie buone della vita di ciascuno. Devono saper essere il sale per ogni vicenda cruciale delle persone. Senza la vita che cresce, non avremo giovani, senza giovani l’Italia  non potrà che perdersi.

Raffaele Bonanni: