Dopo i lunghi mesi di costretta stanzialità a casa, ho voluto che il primo viaggio di allentamento del lockdown fosse per Loreto, da pellegrino. Ho avuto sempre un particolare legame con la ‘Madonna nera’, ed ancora una volta ho sentito il suo richiamo. C’erano ancora pochi pellegrini e mi sono accorto che la città funzionava a metà. Tuttavia ho notato che chi ha voluto fare visita alla madonnina, è come se avesse voluto confermare un’affezione mai cessata, diventata ancora più desiderata e solida a causa delle vicissitudini che ogni persona ha attraversato in questo particolare periodo.
Un vero rapporto tra madre e figli, dolce e rassicurante come può essere una carezza ricevuta da chi si sente abbracciato e protetto, desideroso di fugare timori, turbamenti e difficolta. Maria, Madre nostra che tutti sappiamo con il suo incondizionato amore, la sua illimitata disponibilità all’aiuto, la sua inesauribile pazienza ed umiltà, rappresenta l’esempio più perfetto della Madre.
Molte volte mi sono chiesto se questo legame così forte con Maria Madre Nostra, non fosse dovuto, oltre alla nostra fede, anche alla immedesimazione che siamo portati a fare tra la nostra Madre naturale e Maria. Proprio per questo potente rapporto con La Santa Madre Nostra, siamo aiutati nel cammino che ci conduce al Signore.