Dopo il salto in avanti della Banca Centrale Europea che stanzia 750 miliardi di euro per proteggere il debito pubblico degli Stati dell’eurozona dagli attacchi della speculazione finanziaria, ecco che sembra prendere consistenza la necessità di varare da parte dell’Europa gli eurobond, cioè titoli garantiti dall’Unione per finanziare la economia messa già a dura prova dalla pandemia. In effetti non non sappiamo come queste circostanze drammatiche potranno concludersi; quali esiti temporali e danni materiali ed umani ci saranno. Dunque è necessario farsi coraggio e intraprendere scelte coraggiose, programmando il futuro con misure eccezionali per non deprimere le realtà produttive e dando fiducia alle famiglie. L’idea degli Eurobond ed una idea tutta italiana: l’aveva già anni fa caldeggiata nel 2010 Giulio tremonti, quando si era nel pieno della crisi dei debiti sovrani, ma ci fu un ‘nein’ secco dei tedeschi, che evidentemente non se la sentivano di contribuire a garantire i bond da usare da parte di tutti i paesi ‘pigs’ Italia compresa. In questi ultimissimi giorni invece è stata proprio Angela Merkel a rispondere positivamente alla richiesta di Giuseppe Conte di ridiscuterne di questo strumento prezioso per disporre di grandi quantitativi di denaro da utilizzare all’occorrenza. Credo che bisognerà molto coltivare questa prospettiva che potrà diventare per noi uno strumento eccezionale per allontanare dall’Italia gli avvoltoi che volteggiano ad ogni crisi sulla nostra Nazione, una occasione per avere denari per un auspicabile “new deal”, un catalizzatore per la evoluzione sempre più definita della Eu come entità Stato. Ed allora speriamo in bene! E speriamo che tutta la politica italiana si compatti su queste proposte; farà bene all’Italia presentarci a discutere sui grandi interessi dei nostri cittadini, con un fronte unico.