Oggi si apre una nuova fase di allentamento riguardo alle redini della sicurezza anti pandemia per i cittadini in lock down, ma già da qualche giorno le redini della sicurezza anti pandemia si erano almeno psicologicamente già allentate. Nei media non si sentivano da tempo gli inviti alla prudenza e l’imperativo categorico: ‘restate a casa’. Anzi ma mano son passati i giorni, soprattutto i rappresentanti delle regioni, in un crescendo rossiniano, hanno incalzato le autorità nazionali, sotto sotto, accusati di eccessiva rigidità. Naturalmente, se il governo nazionale è stato vissuto con accuse talvolta velate e talvolta palesi di chi toglie libertà alle persone e toglie la possibilità ad ogni categoria di imprese e servizi di guadagnare, alla lunga la percezione generale porta alla convinzione che si sta esagerando e dunque bisogna assolutamente rompere gli argini.
Ecco che allora ci siamo: si riaprono i negozi, la libertà di muoversi è maggiore, al mare ci si potrà andare ma alla condizione di distanze prescritte, così come nei bar, parrucchieri, alberghi, piscine e palestre. Ora prepariamoci a studiare tutti i regolamenti regionali che nella sostanza, per dirla con il Presidente del consiglio, stabiliscano quello che vogliono ma se il virus ringalluzzisce, si ritorna alle restrizioni iniziali. Penso che il problema sia proprio questo: come si governa una pandemia. Abbiamo imparato in questo periodo che i capi di governo nel mondo che hanno voluto inizialmente assumere un comportamento negazionista dei rischi, come Trump, Johnson e Bordonaro, si ritrovano tutti in capo alla lista nera dei paesi più contagiati, e dunque non c’è di stare tranquilli: allentare si ma con le redini salde in mano in modo tale da governare con attenzione ogni piccolo fenomeno da saper leggere rapidamente e sanare. Lo si potrà fare con 20 regolamenti regionali in funzione, quando la contiguità e la relazione, almeno per le nostre regioni è un dato di fatto? Ad esempio: se dalla Lombardia si fossero meglio sorvegliati coloro che partivano, molte altre regioni avrebbero avuto una diffusione del virus largamente inferiore.
Diversi scienziati ci dicono in questi giorni che si può verificare una fiammata di ritorno della malattia, e stando alla esperienza di un secolo fa con la ‘spagnola’, la seconda fiammata fu molto più disastrosa della prima a causa del clima prematuro di fuoruscita dal problema vissuto dalle autorità e di conseguenza dei cittadini. Allora, credo, che pur allentando la briglia, la vigilanza dovrà essere davvero strettissima. Non dico certo di ricorrere alle norme draconiane delle autorità del Qatar, ma neanche di regolarci nei comportamenti solo seguendo gli umori di chi guarda al suo particolare e non sa vedere il quadro generale.