Oltre la metà delle specie di squali e razze presenti nel Mediterraneo sono a rischio. A lanciare l’allarme il Wwf in occasione dello Shark Awareness Day che ricorre oggi.
Wwf: “A rischio metà delle specie di squali nel Mediterraneo”
Oltre la metà delle specie di squali e razze presenti nel Mediterraneo sono a rischio: si tratta della percentuale più alta rispetto al resto degli oceani. A lanciare l’allarme il Wwf in occasione dello Shark Awareness Day che ricorre oggi. L’associazione sottolinea come, in un Mediterraneo surriscaldato, popolazioni sane di squali e razze svolgano anche un ruolo ‘insospettabile’ e importante nel mitigare l’impatto dei cambiamenti climatici, aumentando con la loro presenza e attivita il sequestro del carbonio e sostenere e fare marina della biodiversità. Si stima, spiega Giulia Prato, responsabile Mare del Wwf Italia, che la cattura degli squali impedisca di ‘stoccare’ negli oceani fino a 5 milioni di tonnellate di carbonio.
Oggi è la Giornata mondiale dello #squalo 🦈
Ma oltre la metà delle #specie di squali nel #Mediterraneo sono a rischio: è la percentuale più alta rispetto al resto degli #oceani
L'appello del #WWF per proteggerli 👇https://t.co/3U7g7zg46S #SharkAwarenessDay #14luglio pic.twitter.com/YKFJNeVRuJ
— wwfitalia (@WWFitalia) July 14, 2023
“Popolazioni sane di squali e razze possono quindi contribuire, come accade anche per le grandi balene, al fondamentale ciclo del carbonio ‘blu’ del nostro oceano e contribuire a mitigare l’impatto del cambiamento climatico”.
A tutela di questi animali diverse azioni tra le quali i progetti in collaborazione con alcune comunità di pescatori come quella di Monopoli in Puglia, visto che l’Adriatico meridionale è un’area fondamentale per le verdesche, poiché qui passano gran parte dell’estate e dell’autunno. Inoltre, diverse strategie di mitigazione delle catture accidentali verranno ulteriormente testati e approfonditi nel corso del 2023 e 2024, a monopoli e anche con i pescatori liguri.
Fonte: Ansa