“I dati pervenuti dalle Regioni confermano un andamento buono della situazione epidemica da Covid-19. Cresce l’influenza, ma anche il numero di vaccini somministrati. Ma vanno incentivate le misure prudenziali e di difesa delle persone fragili”.
Così il direttore generale della prevenzione sanitaria del ministero della Salute, Francesco Vaia nella nota di commento al bollettino settimanale sulla situazione epidemiologica da Covid-19 relativo al periodo 21-27 dicembre.
Vaia: “Buono il trend dell’epidemia di Covid, ma proteggere i fragili”
“I dati pervenuti dalle Regioni, pur presumibilmente non completamente notificati a causa delle giornate festive, confermano, comunque, un andamento sostanzialmente buono della situazione epidemica. Sia in numeri assoluti di contagi che per quanto attiene all’impatto sulle strutture ospedaliere che continua a mantenersi a livelli di buona tollerabilità”. Così il direttore generale della prevenzione sanitaria del ministero della Salute, Francesco Vaia nella nota di commento al bollettino settimanale sulla situazione epidemiologica da Covid-19 relativo al periodo 21-27 dicembre.
“Cresce l’epidemia influenzale, ma contemporaneamente anche il tasso di vaccinazione sia per l’influenza che per SarsCov2, grazie all’impegno delle Regioni e agli open day, impegno che va mantenuto ed esteso in ogni Regione – prosegue Vaia – Vanno, ancor più, incentivate le misure prudenziali e di difesa delle persone fragili, soprattutto nei giorni di presumibile maggiore socialità dovuta alle festività di fine anno”.
I dati del bollettino epidemiologico
Nella settimana presa in esame il bollettino riporta 40.990 nuovi casi positivi, con una flessione del 32,2% rispetto alla settimana precedente, quando se ne erano registrati 60.440; le vittime sono 279, con una riduzione del 34,4%. Diminuiscono anche i tamponi effettuati, pari a 226.649 con un calo del 30% rispetto ai 323.844 della settimana precedente.
Il tasso di positività è al 18,1%, -0,6%. Il tasso di occupazione in area medica al 27 dicembre è pari all’11% (6.834 ricoverati), rispetto all’11,8% (7.360 ricoverati) del 20 dicembre. Mentre è stabile quello di occupazione in terapia intensiva pari al 3,2% (281 ricoverati), rispetto al 3,1% (276 ricoverati) del 20 dicembre.
Fonte: Ansa