Spunta un altro video shock in Usa sull’uso della forza della polizia durante gli arresti. Un caso analogo a quello di George Floyd ma anteriore di due mesi che certamente provocherà forti reazioni. La vittima è Edward Bronstein, 38 anni, fermato per un controllo stradale in California. A distanza di quasi due anni dalla tragedia, un giudice ha ordinato la diffusione del video, registrato da uno degli agenti.
'I can't breathe': Chilling video shows death of California man pinned down by cops #EdwardBronstein
Read More: https://t.co/x8mtKWIdCx pic.twitter.com/WcToLXKFw6
— LockharTVMedia (@LockharTVMedia) March 18, 2022
Il video choc
Nella clip di 18 minuti – scrive Ansa – si vedono gli agenti stendere a terra Bronstein, ammanettarlo e premere con le ginocchia sulla sua schiena per un prelievo di sangue mentre lui grida che è pronto a farlo volontariamente. Poi continua a ripetere le stesse parole di Floyd, “I can’t breathe” [non riesco a respirare, ndr] prima di perdere conoscenza per 3 minuti e morire.
L’uomo ripete “I can’t breathe” e “Let me breathe” [lasciatemi respirare, ndr] per almeno 12 volte in 30 secondi e quando perde conoscenza i poliziotti continuano ad aspirare il sangue.
CONTENT WARNING: Two months before the George Floyd incident, eleven CHP officers pinned Edward Bronstein to the ground as he screamed and said he couldn't breath. The coroner said he died of acute methamphetamine intoxication during restraint by law enforcement#EdwardBronstein pic.twitter.com/3G5BwnlP2K
— LockharTVMedia (@LockharTVMedia) March 17, 2022
Poi gli agenti si accorgono che non c’è più battito, che non sembra respirare e solo dopo oltre 11 minuti dagli ultimi gemiti di Bronstein tentano inutilmente il massaggio cardiaco. La famiglia della vittima ha fatto causa ad una decina di poliziotti per uso eccessivo della forza e violazione dei diritti civili, contestando anche l’autopsia, secondo cui l’uomo sarebbe morto per “intossicazione acuta di metanfetamine durante l’arresto”.