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Un webinar sul sostegno alla vita fragile dal suo inizio alla sua fine

Il seminario «Tu sei prezioso ai miei occhi. Custodire la vita come dono, anche nella fragilità» si terrà domani, venerdì 4 febbraio alle ore 20:45 sulla webtv www.apg23.org/it/lifeapg23tv/. L’evento è organizzato dalla Comunità Papa Giovanni XXIII in occasione della 44° Giornata Nazionale per la Vita che sarà celebrata domenica prossima dalla Chiesa Italiana. Moderati da Lucia Bellaspiga di Avvenire, interverranno Miriam Granito, operatrice del numero verde per maternità difficili, Marina Birollo, mamma di casa famiglia, Pierpaolo Flesia, missionario in Olanda, ed Eugenia Roccella, già sottosegretario presso il Ministero della Salute. A Giovanni Paolo Ramonda, Presidente della Papa Giovanni, spetteranno le conclusioni.

«Troppo spesso l’aborto è visto come l’unica soluzione per tante donne che vivono una gravidanza inattesa. – spiega Ramonda – Questo avviene perché nessuno si fa carico delle fatiche emerse dalla gravidanza ed esse rimangono schiacciate dal peso delle difficoltà e dalla solitudine. Le nostre volontarie si mettono in ascolto e poi offrono i sostegni per poter aiutare concretamente le donne a non sentirsi sole. In questo modo solo nell’ultimo mese di gennaio ben dieci donne hanno deciso che il loro bimbo verrà alla luce».

Miriam Granito, operatrice del numero verde per le maternità difficile della comunità Papa Giovanni XXIII, racconterà cosa vivono le mamme che vivono una maternità difficile e come le operatrice intervengono attraverso una telefonata che può salvare due vite. Nel corso del seminario interverrà poi una mamma di casa famiglia che ha accolto una bimba sopravvissuta all’aborto al quinto mese. Infine si parlerà del fine vita. Pierpaolo Flesia, responsabile di casa famiglia in Olanda, spiegherà cosa succede nel paese dove l’eutanasia è legale da vent’anni, perché quasi il 5% dei decessi è dovuto all’eutanasia e come è cambiata la cultura. Eugenia Roccella aggiornerà sulle proposte di legge in discussione in Parlamento e sull’eventuale referendum.

Manuela Petrini: