Hamas ha annunciato la morte di uno dei suoi leader in Libano per mano dell’esercito israeliano. Israele ha annunciato di aver colpito decine di obiettivi terroristici di Hezbollah nel sud del Libano, dove da giorni si registra una forte escalation di attacchi: almeno 1.600 il numero di raid contro il gruppo sciita nelle ultime 24 ore. Tanto che gli Usa hanno deciso di inviare altri militari americani in Medio Oriente.
Le Brigate al-Qassam, l’ala armata di Hamas, affermano che il suo comandante sul campo nel Libano meridionale Hussein Mahmoud al-Nader è stato ucciso ieri in un attacco israeliano nel Paese dei cedri. Il gruppo islamista palestinese non specifica dove si è verificato il raid, ma in una dichiarazione pubblicata sul suo canale Telegram afferma che Nader proveniva da Marjayoun: una città del governatorato di Nabatieh, nel sud del Libano.
Le Forze di Difesa Israeliane hanno colpito durante la notte dozzine di obiettivi terroristici di Hezbollah come parte dell’operazione Northern Arrows. Nella notte di martedì, sotto la direzione dell’intelligence dell’IDF, l’IAF ha colpito dozzine di obiettivi di Hezbollah in numerose aree del Libano meridionale. Durante gli attacchi, l’IDF ha colpito la cellula terroristica Hezbollah che ha effettuato l’attacco e i lanciatori utilizzati per sparare durante la notte contro l’area di HaAmakim.
L’esercito israeliano afferma che nelle ultime ore gli aerei hanno attaccato diverse centinaia di altri obiettivi di Hezbollah, portando a 1.600 il numero di raid in Libano contro il gruppo sciita nelle ultime 24 ore. E che un “gran numero” di militanti di Hezbollah sono stati uccisi negli attacchi nelle ultime 24 ore.
Il Pentagono ha annunciato che invierà altri militari americani in Medio Oriente. “Alla luce dell’aumento della tensione e per estrema cautela, stiamo dispiegando un piccolo numero di soldati aggiuntivo per aumentare le nostre forze già presenti nella regione”, ha affermato il portavoce del Dipartimento della Difesa, il generale Pat Ryder, senza specificare il numero. Sono circa 40mila i militari statunitensi presenti nella regione con basi in Iraq, Siria e nei paesi del Golfo Persico. Inoltre è presente la portaerei Abraham Lincoln nel Golfo di Oman e la Harry S. Truman è salpata dalla Virginia alla volta del Mediterraneo.
Fonte: Ansa
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